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Ronda “anti-zingari” della Lega Nord all’ospedale di Bologna

Un gruppo di militanti  all’alba ha cacciato i nomadi dalla struttura sanitaria. “Il Maggiore non è il cesso degli zingari", “ospiti indesiderati e irrispettosi”

Bologna – 13 febbraio 2013 – “Il Maggiore non e' il cesso degli zingari". Una nota della Lega Nord ha presentato così il presidio organizzato stamattina all’alba davanti all’ospedale di Bologna. Un’iniziativa“contro le orde di nomadi molesti che da mesi bivaccano davanti all'ospedale, tra sporcizia e degrado, infastidendo pazienti e visitatori e facendo irrispettoso chiasso".

Il capogruppo in Comune Manes Bernardini  ha definito la ronda una  "passeggiata della sicurezza",  con le solite parole d’ordine: “pugno di ferro”e “tolleranza zero”.”I bolognesi – ha aggiunto – devono riappropriarsi della propria città, sempre più colonizzata da ospiti indesiderati e irrispettosi, pronti a pretendere e mai a dare”.

L’appello non sembra aver raccolto molte adesioni, se stamattina davanti al Maggiore si sono presentati solo una ventina di militanti. Il gruppetto si è però subito messo a caccia di nomadi, anche nei bagni, dove ne hanno trovato alcuni che si stavano lavando. “Non c'è mai il contatto fisico, ma le persone "scoperte" dai militanti vengono intimate ad allontanarsi, a uscire dall'ospedale” racconta il dorso locale di Repubblica.

Alle 8.00 la ronda è finita. E Bernardini ha scritto su Facebook: "Abbiamo visto lo schifo che ogni giorno vivono gli ammalati, gli utenti e gli operatori sanitari. Ora andiamo dal Questore e denuncia al commissariato! È ora che chi ha delle responsabilità ne risponda".
 

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