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A Roma e provincia 230mila immigrati, +76% in 5 anni. Primi i romeni

All’area romana la palma dell’immigrazione in Italia. Sempre più stranieri si tarsferiscono nell’hinterland

ROMA – Sempre più cittadini stranieri scelgono di vivere a Roma e Provincia: l’anno scorso hanno toccato quota 228mila, con un aumento del 76% rispetto al 2001.

È quanto emerge da rapporto 2006 su "Gli immigrati nella provincia di Roma", presentato venerdì scorsdo a Roma. Giunto alla sua seconda edizione, il rapporto è curato da Aldo Morrone, primario dell’Istituto San Gallicano, Giovanni Sgritta, ordinario di Sociologia presso l’università "La Sapienza", e Corrado Bonifazi, dirigente di ricerca del Cnr.

L’appeal di Roma e provincia è sempre il più alto, anche il peso percentuale di immigrati che sceglie quest’area rispetto al totale nazionale scende di anno in anno (dal 9,7% del 2001 all’8,6% del 2006). Intanto si registra una differenza marcata tra la situazione del capoluogo e quella dell’hinterland, dove gli immigrati tendono sempre più a trasferirsi (nella capitale +59%, mentre nell’hinterland +131% rispetto al 2001, per un totale di 156.833 contro 71.300).

Il rapporto registra una sostanziale crescita nella presenza degli immigrati in tutti i 17 comuni più grandi del territorio provinciale: ad esempio, dal 2001 al 2006, a Fiumicino sono passati da 1700 a 4200; a Ladispoli da 2700 a 5400, a Guidonia da 2900 a 6600; a Tivoli da 1400 a 4300. La località in cui gli immigrati fanno registrare la maggiore incidenza sulla percentuale di popolazione residente è Sacrofano (12,4%).

A Roma la classifica per numero di presenze è guidata dalla comunità romena (26.300), seguono filippini (16.800), polacchi (8.600) e peruviani (6.900), mentre sono 5.100 i cinesi. Nell’hinterland rimangono saldi al primo posto i rumeni (27mila), segue la comunità albanese con 6.200 presenze e quella polacca con 5.200 presenze. "La crescita della popolazione immigrata nel territorio, che conferma l’area romana come quella con la presenza più alta nel paese – ha dichiarato il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra – , è un’opportunità ed una risorsa che va affrontata con interventi mirati.

La nostra sfida è stata lavorare in rete con i sindaci per aumentare l’area dei servizi, per questo il 47% del bilancio è stato destinato alle politiche sociali". Per Gasbarra "il percorso di integrazione sta avvenendo in modo sano. Questa analisi conferma che abbiamo imboccato la strada giusta. Per l’immigrazione sono stati assegnati 17 milioni di euro in 3 anni e realizzati 176 progetti. Siamo un paese multietnico, questi sono fondi che servono per mantenere un equilibrio nell’integrazione sociale tra tutti i cittadini, che altrimenti farebbe riscontrare dei problemi".

(25 giugno 2007)

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