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“Ti inchini ai negri”. Minacce al sindaco di Riace

Il Partito Nazionalista Italiano contro il primo cittadino del paese che accoglie i profughi. “Bruceremo gli africani”

Roma – 2 settembre 2013 – La favola di Riace, borgo calabrese rinato accogliendo rifugiati di tutto il mondo, diventa cupa. Un sedicente “Partito Nazionalista Italiano” (nulla da spartire con l'omonima formazione xenofoba capeggiata da Gaetano Saya) ha inviato una lettera di minacce razziste al sindaco Domenico Lucano.

“Siamo da tutte le parti, anche a Riace, siamo vicini a lei più di quanto crede, neppure la “Sacra corona unita” conosce i nostri agenti” scrive l’autore, che si firma “generale di brigata Antonio Baroni”, spiegando che “l’obiettivo del nostro partito è quello di espellere dal territorio tutti i cittadini di razza africana sbarcati sulle coste con l’intenzione di appropriarsi del nostro paese. Lo hanno potuto fare grazie all’aiuto dei comunisti, i veri traditori della patria”.

La lettera, che ora è al vaglio dei carabinieri, accusa Lucano di essere “un collaborazionista”. “Ha perso il rispetto di se stesso. Ci chiediamo come fa a inchinarsi davanti a negri che hanno invaso Riace, come fa a non sputarsi davanti allo specchio. Voi calabresi, nel giro di 20 anni, sarete i servi del- la razza islamica. Le vostre mogli e figlie diventeranno le prostitute degli sfruttatori”.

Ci sono poi gli insulti alla ministra per l’Integrazione Cècile Kyenge, che ha visitato nei giorni scorsi la Calabria: “Infame negra, allunga i suoi artigli sul nostro territorio con la pretesa dello “Ius soli”. I nostri informatori, presenti nella Repubblica democratica del Congo, ci hanno svelato che è una spia dei servizi segreti. Voi italiani del Sud non sarete più tollerati. I negri si sono introdotti nel nostro paese, saremo noi a combatterli, noi del Partito nazionalista”.

“Aspettiamo solo – si legge infine – che i negri si muovano e daremo loro battaglia. Di loro, delle loro mogli, dei loro figli, faremo strage. Li bruceremo come fecero i nostri fratelli del K.K.K. statunitense e del partito Nazionalsocialista tedesco. Li perseguiremo finché sul territorio italiano non se ne vedrà più uno. Poi inizieremo con i collaborazionisti e i comunisti. Per sbatterli fuori, impiegheremo anni, forse anche un secolo, ma i negri e gli africani piangeranno per sempre i loro morti”.

A Lucano è arrivata una telefonata di solidarietà del presidente della Camera Laura Boldrini. ''Ho raccontato alla Presidente – dice sindaco – di come la cittadinanza di Riace abbia fatto quadrato intorno a me e abbia respinto in maniera netta e ferma queste minacce. Le ho anche detto di come i più impressionati da questa lettera siano stati bambini, che su internet avevano visto alcuni filmati proprio sul Ku Klux Klan”.

“Infine – dice il primo cittadino – ho espresso alla Presidente tutta la mia inquietudine per il futuro di Riace e del progetto di accoglienza, anche nella prospettiva della scadenza del mio mandato fra nove mesi. Mi auguro che questa esperienza venga, comunque seguita e portata avanti anche nei prossimi anni”.
 

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