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Alba Dorata. “Decine di azioni criminali contro gli immigrati”

“Bastonavamo ogni pakistano che incontravamo”. Le testimonianze degli ex militanti nel rapporto della Corte Suprema. “Struttura gerarchica, capo onnipotente come Hitler”

Roma – 1 ottobre 2013 – Ci sono “decine di azioni criminali” nel curriculum del partito di estrema destra greco Alba Dorata. Tra queste, due omicidi, tre tentati omicidi e  numerosi attacchi contro gli immigrati.

A rivelarlo è un rapporto del viceprocuratore della Corte Suprema, Charalambos Vourliotis, pubblicato ieri, nell’ambito delle indagini sull’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas avvenuto il 17 settembre scorso per mano di un militante del partito.

Sono già sedici le persone arrestate, compreso il leader Nikos Michaloliakos, fondatore e leader storico del partito e altri cinque deputati. Alba Dorata è apparsa decisamente più organizzata e ramificata di quanto si pensasse, con moltissimi simpatizzanti anche tra le forze dell’ordine, tanto da far temere addirittura un golpe.

Secondo gli inquirenti, Alba Dorata ha iniziato “i suoi attacchi nel 1987, inizialmente contro gli immigrati, quindi anche contro i greci”.

Due ex membri del partito hanno parlato di  “milizie d’assalto” appositamente costituite all’interno del movimento che si dedicavano soprattutto alla caccia allo straniero. “Ho partecipato a molte azioni alle quali hanno preso parte cinquanta o sessanta moto, ognuna delle quali aveva due persone a bordo, Quella che stava dietro teneva un bastone con la bandiera greca e colpiva tutti i pakistani che incontrava” ha rivelato uno di loro.

I testimoni, che ora vivono sotto protezione, hanno raccontato di un’azione armata contro due immigrati pakistani. Uno riuscì a fuggire, l’altro fu catturato, picchiato, preso a calci in testa. “Dicevano ‘tiriamo una punizione’, oppure ‘forse è morto’. C’erano stiletti, manganelli e coltelli nei locali del partito”.

Il rapporto delinea una struttura fortemente gerarchizzata, il cui vertice è “onnipotente secondo il principio di Hitler, il cosiddetto Führerprinzip”. Ci sono cellule di cinque persone ciascuna, con un responsabile che riferisce ai superiori. I membri seguono corsi di storia nei quali si negano i crimini del nazismo, ma soprattutto godono un addestramento di tipo militare.

Evangelis Venizèlòs, vicepremier e ministro degli Esteri, ha annunciato che il governo presenterà un progetto di legge per inasprire la lotta al razzismo. All’ordine del giorno c’è anche uno stop ai finanziamenti pubblici per Alba Dorata: “La democrazia – ha spiegato il capo della diplomazia greca – non deve finanziare i suoi avversari”.

EP

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