Il neolaureato torinese di origine marocchina si è pagato gli studi vendendo accendini per le vie della sua città. Incontrerà la ministra Cécile Kyenge e la Lega Nord lo premia con un' onorificenza cittadina
Torino – 11 ottobre 2013 – In città lo conoscono in tanti. Rachid Khadiri Abdelmoula, 26 anni, un ''vu cumprà'', un venditore ambulante di accendini, fazzoletti, foulard, cianfrusaglie. Passa e ripassa le vie del centro di Torino, la zona dell'Università, quella della Rai, Piazza Castello.
Ma Rachid, da qualche giorno è anche dottore. Si è laureato in ingegneria civile lunedì scorso, grazie anche all'assistenza di qualche amico torinese che lo ha seguito negli studi. E da allora, anche se subito dopo è tornato in strada a vendere la sua mercanzia, è diventato un personaggio, ''mi chiedono pure l'autografo'', racconta .
Persino la Lega Nord, che sabato promuoverà a Torino una manifestazione nazionale sull'immigrazione, ha proposto in consiglio comunale di conferirgli il sigillo civico, una delle più importanti onorificenze della città. ''Quel ragazzo è simbolo di impegno e di voglia di riscatto'', dice il capogruppo Fabrizio Ricca.
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