Il governatore della Lombardia contro una sentenza del Tar. Salvini (Lega Nord): “Nessuno spazio agli estremisti”. Chaouki (Pd): “Il vero virus è il loro razzismo”
Milano – 7 gennaio 2014 – Moschee e centri islamici? Per Roberto Maroni sono un “virus da arginare”. E poco conta se per la Costituzione Italiana “tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge” e se le discriminazioni per motivi religiosi sono un reato.
A scatenare la neocrociata dell’ex segretario della Lega Nord e presidente della Regione Lombardia è stata una sentenza del Tar di Milano, che qualche giorno fa ha bocciato parte del Piano di governo del territorio (cioè il piano regolatore) del Comune di Brescia.
Quel Pgt, scrivono i giudici, “omette di apprezzare, attraverso una corretta e completa istruttoria, quali e quante realtà sociali espressione di religioni non cattoliche, in ispecie islamiche, esistano nel Comune; di valutare le loro istanze in termini di servizi religiosi e di decidere motivatamente se e in che misura esse possano essere soddisfatte”. In pratica il Comune di Brescia, all’epoca guidato da una giunta di centro destra, ha previsto spazi e servizi per i cattolici, ma non per i fedeli di altre religioni, a cominiciare dai musulmani.
Apriti cielo. “Sentenza choc. Obbligo di moschea in tutte le città” ha titolato domenica su Libero il direttore Maurizio Belpietro. Roberto Maroni ha pubblicato la foto del quotidiano sul suo profilo twitter, aggiungendo un commento: “Sentenza vergogna. La Regione sta già studiando ricorsi e rimedi per impedire la diffusione del virus”.
Si è fatto sentire anche Matteo Salvini. “Il tar di Brescia – ha scritto su Facebook – ha bocciato il PGT del Comune perchè non prevedeva nessun luogo adatto per la costruzione di una moschea. Bene, bravi, continuate a calare le braghe. La Lega invierà a questi giudici così "accoglienti" una copia de "La rabbia e l'orgoglio" di Oriana Fallaci. Nessuno spazio per fanatici o estremisti”!
"A Maroni e Salvini diciamo con forza che il vero e unico virus da debellare è la loro propaganda razzista che tenta, in modo vergognosamente maldestro, di contrastare il diritto alla libertà religiosa nel nostro Paese" commenta Khalid Chaouki, deputato del Partito democratico e coordinatore dell'intergruppo parlamentare sull'immigrazione, autore dell’e-book “Leghisti Brava Gente”.
"Il diritto di culto per tutte le comunità religiose è un principio della Costituzione italiana – continua Chaouki – un codice valido anche in quella che i leghisti continuano a chiamare Padania. Invitiamo quindi il duo Salvini-Maroni a rassegnarsi alla civilta' che l'Italia e l'Europa hanno espresso promuovendo il rispetto di tutte le minoranze e a chiedere scusa a quanti in Italia e in Lombardia professano religioni e credi diversi".
Elvio Pasca