Il primo cittadino parla agli undocumented della Grande Mela: “New York è anche la vostra casa, e noi non costringeremo alcun residente a vivere la sua vita nell’ombra”
New York – 12 febbraio 2014 – New York vuole chiamare per nome i suoi cinquecentomila immigrati irregolari, farli uscire dall’ombra. Una carta di identità municipale permetterà anche a chi non ha un permesso di soggiorno di affittare una casa o chiedere un libro in prestito in biblioteca.
È il new deal annunciato lunedì scorso da Bill De Blasio, durante il suo primo discorso sullo State of The City, un manifesto programmatico. Dopo una campagna elettorale dedicata agli "ultimi" e attenta agli immigrati, il nesindaco ha ribadito: “Noi proteggeremo i quasi mezzo milione di newyorkesi senza documenti, le voci dei quali troppo spesso rimangono inascoltate”.
“Andremo incontro – ha detto De Blasio – a tutti i newyorkesi, indipendentemente dal loro status riguardo all’immigrazione, rilasciando carte di identità municipali valide per tutti i newyorkesi quest’anno. Così non ci sarà figlia o figlio della nostra città che rimarrà senza un conto in banca, una casa in affitto, o una tessera della biblioteca solo perché non ha un documento di identificazione”.
“A tutti i miei cari newyorkesi senza documenti, io dico: New York è anche la vostra casa, e noi non costringeremo alcun residente a vivere la sua vita nell’ombra” ha concluso il sindaco. Ripetendo poi il concetto anche in spagnolo, perchè potesse arrivare meglio ai tanti latinos irregolari: “La ciudad de Nueva York es el hogar de todos los que vivimos aqui. No dejaremos que ninguno de nuestros residentes viva en las sombras”.