L'alto commissariato della nazioni unite per i rifugiati: "Intervenire su accoglienza e inserimento sociale. Gli arrivi via mare non possono essere affrontati solo con misure emergenziali"
Roma – 27 febbraio 2014 – Servono riforme incisive per l'accoglienza e l'integrazione di rifugiati e richiedenti asilo in Italia, anche per fronteggiare in maniera strutturale l'arrivo sulle coste italiane di persone in fuga da guerre e persecuzioni che chiedono protezione.
È l'appello lanciato dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) algoverno apperna insiedatosi guidato da Matteo Renzi.
L’UNHCR ribadisce l"’importanza di compiere una riforma strutturale del sistema di accoglienza, con l’introduzione di misure di sostegno all’inserimento sociale, al fine di colmare le gravi lacune che attualmente costringono molti beneficiari di protezione internazionale a vivere in condizioni di marginalità e disagio". E ritiene che "la gestione degli arrivi via mare, composti in gran parte da persone in cerca di protezione, debba essere pianificata strategicamente a lungo termine, evitando il susseguirsi di misure emergenziali e stati di allarmismo".
Nei prossimi mesi, ricorda l'organizzazione internazionale, l’Italia sarà chiamata ad inserire nel proprio ordinamento le direttive europee sull’asilo, un’importante occasione per introdurre riforme essenziali ed improcrastinabili. “Queste riforme rappresentano il presupposto essenziale per poter invocare il sostegno dell’Europa sui temi dell’ asilo e sulla specificità degli arrivi via mare che interessano l’Italia” afferma Laurens Jolles, Delegato UNHCR per il Sud Europa.
L’UNHCR auspica quindi che il governo condivida la necessità di impegnarsi concretamente, includendo il tema dell’asilo nel proprio programma, al fine di riconoscere non solo i diritti fondamentali di rifugiati e richiedenti asilo ma anche l’importanza dell’integrazione per promuovere la convivenza civile.