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Istat: Sono 3,9 milioni i non comunitari soggiornanti in Italia

altDurante il 2013 l’aumento del numero degli stranieri soggiornanti in Italia è di 110 mila unità, valore in calo rispetto all’anno 2012. In calo anche i nuovi permessi rilasciati durante l’anno scorso, circa 256 mila.

Roma, 6 agosto 2014 – Al 1° gennaio 2014, i cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia sono 3.874.726, circa 110 unità in più dell’anno precedente. I Paesi d’origine maggiormente rappresentati in Italia sono Marocco (524.775), Albania (502.546), Cina (320.794), Ucraina (233.726) e Filippine (165.783), 5 comunità che insieme costituiscono oltre 45% del totale degli stranieri presenti.

Lo dice l’Istat sui dati forniti dal ministero dell’Interno. Mettendo in chiaro che la crescita annuale diminuisce (tra il 2012 e 2013 la crescita era del 127 mila), come diminuisce anche il numero dei nuovi permessi rilasciati durante l’anno: 255.646 durante l’anno scorso, 263.968 durante il 2012. Il calo dei nuovi arrivi ha interessato le donne (-5,0%) più degli uomini (-1,4%). Rispetto al 2012 aumentano le nuove concessioni di permessi per lavoro (+19,3%), mentre si registra una diminuzione per tutte le altre motivazioni; i permessi per famiglia sono diminuiti del 10%, quelli per studio del 12% e quelli per asilo/motivi umanitari del 16,5%.

L’Italia, scelta di vita

I minori presenti in Italia costituiscono il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti. Continua a crescere la quota di soggiornanti di lungo periodo (che hanno preso la cosiddetta carta di soggiorno): passano da 2.045.662 nel 1° gennaio 2013 quando rappresentavano 54,3% del totale dei legalmente presenti, a 2.179.607 nel 1° gennaio 2014, oppure il 56,3% dei cittadini non comunitari presenti. La quota di soggiornanti di lungo periodo sul totale è particolarmente elevata nelle regioni del Centro-Nord e particolarmente rilevante per cittadini provenienti da Albania, Tunisia, Marocco ed Egitto (con percentuali che vanno dal 68,9% al 57%).

A testimonianza di migrazioni che corrispondono spesso a progetti di vita, oltre l’82% dei cittadini non comunitari regolarizzati con la sanatoria del 2002 è ancora legalmente presente a gennaio del 2014. Inoltre, quasi l’80% dei regolarizzati rimasti in Italia ha convertito l’iniziale permesso con scadenza in uno di lungo periodo.

Durante il 2012 hanno acquisito la cittadinanza italiana 65.383 persone. Di queste, il 91,9% (60.060) avevano in precedenza la cittadinanza di un paese non comunitario. Durante il 2012 le acquisizioni di cittadinanza per residenza da parte di persone originarie di paesi non comunitari sono state 22.844 (38%), quelle per matrimonio 17.835 (29,7%). Per le donne il matrimonio resta la modalità largamente prevalente per l’accesso alla cittadinanza: per questa motivazione ha acquisito la cittadinanza quasi il 47% del totale delle donne, e solo il 11,2% per gli uomini.

Ad avere preso la cittadinanza sono soprattutto marocchini (14.728) e albanesi (9.493) seguiti, a una certa distanza, dalle persone provenienti da Tunisia, India.

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