Picchetto in via Lombroso a Roma. " 90 alunni di scuole elementari e medie non sono potuti uscire". Blocco Studentesco: "Rispondiamo alle provocazioni dei nomadi"
Roma – 28 novembre 2014 – Centinaia di esponenti del Blocco Studentesco, che fa parte del movimento di estrema destra Casa Pound, hanno manifestato stamattina davanti al campo nomadi di via Cesare ombroso a Roma. "Stop alle violenze dei rom, alcuni italiani non si arrendono" c'era scritto su un grosso striscione. Di fatto, hanno stretto il campo in un assedio.
Come denuncia la cooperativa Eureka, impegnata in vari progetti, anche per la scolarizzazione dei piccoli rom, i manifestanti “hanno impedito a tutte le persone di uscire creando anche una situazione di panico e paura. Nel campo vivono circa duecento persone, esiste da oltre trent'anni. Con il gesto di queste persone è stato impedito a circa 90 bambini di scuole elementari e medie di andare a scuola. Un fatto di una gravità inaudita”.
Blocco Studentesco punta il dito contro le “provocazioni di alcuni esponenti di etnia rom, che nei giorni scorsi avevano lanciato dei sassi all'indirizzo di alcuni studenti italiani che frequentano gli istituti del quartiere”. “Abbiamo voluto dimostrare che ci sono ragazzi italiani che non sono disposti a subire in silenzio questo tipo di prepotenze” ha spiegato il responsabile nazionale Fabio Di Marino.
"Il lavoro quotidiano sul territorio di molte associazioni per la scolarizzazione dei rom e per l'inclusione scolastica non può essere messo a repentaglio da chi mette in atto comportamenti di matrice razzista e xenofoba. Roma non tollera episodi di tale gravità" commenta l'assessore capitolino alla Scuola, Alessandra Cattoi.
“Si tratta – aggiunge Cattoi – di una violazione grave di un diritto sancito dalla Costituzione che, come tale, va rispettato e garantito. Ma anche di un gesto vile nei confronti di minori fragili che dovrebbero essere protetti e tutelati e non trattati con violenza e aggressività”.