Elvio Pasca
Archeologo e poliglotta, vanta una lunga carriera diplomatica. "Mi concentretò sulle opportunità di collaborazione tra Polonia e Italia"
Roma – 1 aprile 2015 – Parla fluentemente italiano, inglese, francese, ma anche russo, spagnolo e tedesco. È commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ora è diventato l'Ambasciatore della Repubblica di Polonia a Roma.
Il 18 marzo Tomasz Orłowski (a destra nella foto) ha ricevuto la nomina dal Ministro degli Affari Esteri Grzegorz Schetyna. "Sono convinto che compirà ogni sforzo per intensificare ulteriormente il dialogo politico e per incrementare lo scambio commerciale" ha detto il ministro, mentre il diplomatico ha annunciato: "Mi concentrerò sull’utilizzo delle opportunità di collaborazione, risultanti dalla comunanza dei nostri interessi, nonché sul superamento delle divergenze che possono a volte comparire nelle relazioni reciproche”.
Sarà la sua seconda missione diplomatica in Italia, infatti a partire dal 1996 per 5 anni è stato il ministro plenipotenziario presso l’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma.
Da settembre a novembre 2014 Orłowski ha ricoperto l’incarico di sottosegretario di stato al Ministero degli Affari Esteri, responsabile per la cooperazione allo sviluppo, la diaspora polacca e la politica orientale e asiatica. Negli anni 2007-14 è stato Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Francia e nel Principato di Monaco.
Nella sua lunga cariera diplomatica ha svolto numerosi altri incarichi di alto rango, tra i quali: vicedirettore del Dipartimento del Sistema delle Nazioni Unite e dei Problemi Globali, segretario generale del Comitato Polacco per l’UNESCO, il vicedirettore del Dipartimento Europa I e di seguito Dipartimento dell’Europa Occidentale.
Laureato in archeologia all’Università di Łódź, ha conseguito il dottorato di ricerca DEA sulla civiltà medievale all’Università di Poitiers. Prima di
iniziare a lavorare al Ministero degli Affari Esteri ha lavorato presso l’Università di Breslavia e ancora prima come docente al Museo di Storia della Città di Łódź.
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