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Ban Ki-moon: “Priorità è salvare vite”. Ma c’è l’appoggio Onu contro i trafficanti

Il segretario delle Nazione Unite nel Canale di Sicilia. "L’Italia non può fare tutto da sola"

 
Roma – 28 aprile 2015 – “Le autorità devono focalizzari sul salvataggio di vite umane” non si stanca di ripetere Ban Ki Moon. Il segretario generale delle Nazioni unite l’ha ribadito anche ieri, durante la sua visita nel Canale di Sicilia insieme al premier Matteo Renzi e all’alta rappresentante della diplomazia Ue Federica Mogherini. 
 
Mentre a bordo di un elicottero i tre raggiungevano la nave San Giusto, impegnata nel salvataggio dei profughi, Ban Ki Moon ha però anche garantito: “Come Onu siamo pronti a lavorare con voi, dobbiamo fermare e prevenire i trafficanti criminali”. Uno sforzo che non può essere sostenuto “da un singolo Paese”.
 
Esclusa l’opzione prettamente militare, rimane insomma aperta quell’operazione di polizia internazionale caldeggiata dall’Italia contro quelli che Renzi ha definito “i nuovi schiavisti”. Intanto, però, secondo il segretario generale dell’Onu bisogna "trovare una soluzione politica per gli immigrati nel Mediterraneo anche a terra, in particolare in Libia e per l'instabilità in Nord Africa". 
 
"Per questo – ha sottolineato Ban Ki Moon – conto sulla leadership dell'Ue". 
 
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