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Voces indigenas, alla Biennale di Venezia l’anima dei popoli latinoamericani

Il Padiglione dell'America Latina ospita un grande istallazione sonora. "Voci mai taciute che vogliono farsi sentire attraverso i secoli"

 
Venezia –  8 maggio 2015 –  Carpire l'anima dei popoli latinoamericani ascoltando le "voci indigene". Un'esperienza artistica e sensoriale da vivere alla Biennale di Venezia
 
Anche quest'anno, l'Istituto Italo-Latino Americano IILA è presentte all’Esposizione Internazionale d’Arte con il suo padiglione dedicato all'America Latina. Inaugurato oggi, espone “VOCE Indígenas: cuando la voz es el alma de un pueblo”, una grande installazione sonora realizzata da artisti latinoamericani membri dell’Istituto.
 
Le voci indigene, spiega l'IILA sul suo sito, evocano "la riappropriazione del patrimonio genetico-culturale originario attraverso l’ascolto delle radici profonde alle quali si vuole dare voce, spazio, diritto di espressione. Voci mai taciute che vogliono farsi sentire attraverso i secoli, raccontando la loro storia per testimoniarne la vitalità di usi, tradizioni, leggende, magie e valori nati dalla propria terra, attraverso una installazione sonora tesa a valorizzare una pluralità di espressioni di linguaggi di comunità locali e gruppi etnici autoctoni”.
 
Sono oltre 20 artisti provenienti da diversi paesi di America Latina a esporre all’interno del Padiglione durante la 56ª Biennale di Venezia. Tra questi: Sonia Falcone e José Laura Yapita (Stato Plurinazionale di Bolivia), Rainer Krause (Cile), León David Cobo, María Cristina Rincón e Claudia Rodríguez (Colombia), Fabiano Kueva (Ecuador).
 
 
 
“VOCES INDÍGENAS”, cuando la voz es el alma de un pueblo
Padiglione America Latina-IILA (Istituto Italo-Latino Americano)
alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia
9 maggio – 22 novembre 2015
Isolotto dell’Arsenale, Venezia
 
 
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