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2008, anno europeo del dialogo interculturale

Progetti, eventi e campagne in tutti gli Stati Ue . Stanziati 10 milioni di euro

Roma – 3 gennaio 2008 – Si è aperto l’"Anno europeo del Dialogo interculturale”. “Insieme nella diversità” è lo slogan che la Commissione europea ha scelto per lanciare la relativa campagna. E’ un’iniziativa congiunta dell’Unione, degli Stati membri e della società civile europea che vuole favorire la comprensione reciproca e la convivenza.

Gli obiettivi generali riguardano la promozione del dialogo interculturale mediante progetti specifici volti ad aiutare i cittadini europei “ad imparare a vivere insieme armoniosamente e a superare le differenze inerenti alla eterogeneità culturale, religiosa e linguistica”. Verranno promosse iniziative volte a sensibilizzare i cittadini europei e quanti vivono nell’Unione “all’importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva e aperta sul mondo, rispettosa della diversità culturale e fondata sui valori comuni”. Si porrà in risalto il contributo delle varie etnie al patrimonio e ai modi di vita degli Stati membri”.

Tra gli obiettivi specifici figura la sensibilizzazione all’importanza di partecipare al dialogo interculturale nella vita quotidiana. Si cercherà di identificare, condividere e dare un riconoscimento  visibile alle migliori pratiche di promozione dello scambio interculturale in tutta l’Ue, in particolare tra i giovani e i bambini. Molta attenzione è riservata al ruolo dell’istruzione, da rafforzare in quanto mezzo importante per insegnare la diversità, aumentare la comprensione delle altre culture e sviluppare competenze e migliori prassi sociali.
 
Per promuovere e realizzare gli obiettivi dell’Anno europeo del dialogo interculturale sono previste manifestazioni e iniziative che coinvolgeranno tutti i paesi membri. Non mancheranno eventi a livello nazionale e regionale che mireranno a far percepire l’altro nella sua differenza, invitando alla tolleranza e al rispetto. Ci saranno campagne d’informazione, indagini e studi su scala comunitaria o nazionale per diffondere i messaggi chiave e individuare le prassi migliori per gettare le basi di un’azione a lungo termine.

Per realizzare tutte le azioni di quest’anno europeo sono stati stanziati 10 milioni di euro. E’ già stato concesso il cofinanziamento a sette progetti europei e ventisette nazionali (uno per Stato membro). Riguardano diversi settori, fra cui la cultura urbana, le arti popolari, la partecipazione dei giovani, l’emigrazione, i media, lo scambio di iniziative locali, i progetti per la realizzazione di video e le attività di comunità di immigrati. I progetti, i cui risultati saranno presentati nella seconda metà dell’anno, prevedono la partecipazione di cittadini provenienti da diversi Stati membri.

Numerosi personaggi appartenenti al mondo della cultura si sono proposti come “ambasciatori europei del dialogo interculturale”. Fra loro lo scrittore brasiliano Paulo Coelho, il direttore d’orchestra slovacco Jack Martin Händler, il regista romeno Radu Mihăileanu, l’artista sloveno Marko Peljhan, il virtuoso catalano della viola da gamba Jordi Savall, il pianista turco Fazıl Say, la cantante serba Marija Šerifović.

Alla luce di fatti che hanno visto l’Europa affrontare grandi sfide che hanno radici nelle relazioni interculturali, il commissario Ján Figel’ ha osservato come “l’anno europeo 2008 offra una preziosa opportunità di studiare i modi per migliorare il dialogo e le relazioni interculturali”.

“A prima vista il compito può sembrare estremamente difficile – ha detto Ján Figel’ – , ma cinquant’anni fa l’idea di riunire in una casa comune – l’Unione europea – tutti i diversi popoli del nostro continente sembrava anch’essa impossibile da realizzare. Oggi possiamo vedere i risultati ottenuti dall’Unione e il suo notevole successo nell’unire i paesi europei. Pertanto possiamo e dobbiamo affrontare le sfide della diversità culturale e religiosa del nostro continente”.

AV 

 

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