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Profughi. Alfano: “Pronti hotspot per distinguerli da chi deve essere rimpatriato”

Il ministro dell’Interno: “L’Italia ha inviato Bruxelles una precisa road map. Da novembre partiranno le tre questioni: hotspot, rimpatri e ricollocazione”

 

 

 

Roma – 30 settembre 2015 –  “Il 16 settembre l’Italia ha inviato alla Commissione europea una precisa road map con l’indicazione delle misure attuative nei settori dell’asilo, della prima accoglienza e del rimpatrio per rafforzare la qualita’, la capacita’ e l’efficienza del sistema. Nella road map sono individuati anche gli hotspot, dove personale dei competenti servizi nazionali con il supporto di rappresentanti delle agenzie europee e delle organizzazioni internazionali, procedera’ allo screening sanitario in primo luogo, dei migranti, alla loro identificazione, fotosegnalamento, registrazione dell’eventuale volonta’ di chiedere asilo e al trasferimento nei Cie di chi sara’ rimpatriato”.

Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in un’audizione alla Camera dal Comitato Schengen sulla questione migranti. 

Alla Camera, riferisce l’agenzia Asca,  Alfano ha chiarito che “le attivita’ di ricollocazione inizieranno congiuntamente all’attivazione degli hotspot e riguarderanno gli stranieri arrivati in Italia nell’intervallo tra il 16 settembre scorso e il 7 settembre 2017, cioe’ nel range di due anni indicato dalla decisione del Consiglio, e potranno pero’ riguardare anche quelli arrivati in Italia dal 15 agosto di quest’anno a condizione che abbiano avanzato domanda per il riconoscimento della protezione internazionale”.

“La ricollocazione dei migranti – ha proseguito il titolare del Viminale – non si fermera’ a 24mila persone, essendo destinata a crescere ulteriormente: il 22 settembre il Consiglio straordinario Affari interni ha approvato a maggioranza una seconda decisione, valida per due anni, per la ricollocazione di ulteriori 122mila persone bisognose di protezione internazionale: e’ stata prevista la rilocation di 15.600 persone provenienti dall’Italia e di 54.400 dalla Grecia”.

I due Paesi potranno però “vedere crescere la propria quota di ricollocazione grazie al meccanismo residuale, in virtu’ del quale il restante contingente di 54mila migranti da ricollocare [originariamente assegnato all’Ungheria ndr], qualora non assorbito potra’ andare a beneficio proprio di Grecia e Italia”.

Intervenendo poi a “Agora’” su Rai 3, Alfano ha precisato che “da novembre partiranno le tre questioni: hotspot, rimpatri e ricollocazione”.

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