Il leghista, vice presidente del Senato, contro il Dossier Immigrazione: “Dati palesemente errati, tra l’80 e il 90% dei presenti sono stranieri irregolari”
Roma – 29 ottobre 2015 – Il contributo degli immigrati al benessere dell’Italia? Per il leghista Roberto Calderoli, semplicemente non esiste.
Il vicepresidente del Senato non ha digerito bene il Dossier Statistico Immigrazione 2015. Sulla sua pagina Facebook attacca contestandone i dati come “falsi” ed “errati” e fornendone altri. E poco conta che i numeri del Dossier siano in linea con quelli di molti altri studi altrettanto qualificati, mentre quelli citati da Calderoli, forse per la foga dell’esposizione, appaiono decisamente traballanti.
“ll Dossier Statistico immigrazione 2015 Idos/Unar – scrive Calderoli – è un concentrato di falsità che descrive gli immigrati come brava gente, che non delinque, vittima di stereotipi, che contribuisce in modo determinante al Pil. I dati contenuti sono palesemente errati, tant’è che lo stesso Ministero degli interni li ha di recente smentiti”:
“Alfano durante un’audizione ha ammesso che la maggior parte dei clandestini ai quali è stato intimato di allontanarsi non hanno mai varcato il confine e che gli stranieri irregolari sono tutt’ora tra l’80% e il 90% di quelli presenti, ovvio che sia così dato che male che gli vada ricevono solo un’intimazione anziché venire riaccompagnati nei Paesi da cui sono partiti. Su 170mila arrivati, di 120mila non abbiamo più traccia: dove sono finiti?” chiede il leghista.
Calderoli grida al complotto. “Qualcuno sta cercando di ingannare gli italiani con una strategia comunicativa tesa a far digerire l’immigrazione come un fenomeno positivo non solo attraverso la disinformazione e nascondendo le notizie, ma addirittura falsificando i numeri! La realtà, purtroppo, è però quella che i cittadini vivono sulla propria pelle tutti i giorni, non quella del mondo fantastico dipinto in dossier redatti secondo le modalità della Pravda di Lenin”.