La Legge di Stabilità ha escluso i 18enni stranieri dal contributo per i consumi culturali. Una discriminazione che va sanata, l’occasione è già in Parlamento
Roma – 12 gennaio 2016 – Il bonus cultura da 500 euro sarà esteso anche ai figli degli immigrati?
Per capirlo bisognerà seguire l’iter della conversione in legge del decreto Mille Proroghe, approvato prima di Natale dal governo e già assegnato alla commissione Affari Costituzionali della Camera. Sarà quella infatti la prima occasione per cancellare una “svista” che ha tutti i requisiti di una discriminazione.
È stata la Legge di Stabilità 2016 a istituire il bonus per ragazzi e ragazze che compiono 18 anni. Avrà l’aspetto di una carta prepagata da 500 euro, caricati dallo Stato, da spendere in libri, mostre, cinema, musei e altri consumi “culturali”. Peccato che sia destinata solo ai cittadini italiani o di stati membri dell’Unione Europea.
Sarebbero quindi tagliati fuori i giovani extracomunitari. Compresi quelli nati o comunque cresciuti qui, le “seconde generazioni” italiane di fatto, ma straniere per legge, almeno finché non verrà riformata l’attuale legge sulla cittadinanza.
La maggioranza si è già accorta dell’ingiustizia di questa esclusione, della quale è responsabile. Francesco Boccia, Pd, presidente della Commissione Bilancio della Camera, ha ammesso che è “mancato il coraggio di estendere il bonus anche ai ragazzi stranieri residenti in Italia”, è ha auspicato un ripensamento, anzi “una correzione giusta e con un grande significato culturale”.
Basterebbe una piccola modifica alla Legge di Stabilità, possibilmente prima che si vari il regolamento sul bonus cultura. Aggiungere due righe al disegno di legge che convertirà il decreto Mille Proroghe (la discussione non è stata ancora calendarizzata, ma è questione di giorni) non dovrebbe essere difficile. Un emendamento, si obietterà, non attinente al testo del Mille Proroghe? Non sarebbe certo la prima volta…
Intanto, il 4 gennaio, la deputata del gruppo misto Giovanna Martelli, ex consigliera di Renzi per le Pari Opportunità, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta alla Camera. Denuncia “la situazione discriminatoria” legata al bonus cultura e chiede al governo “quali iniziative intenda assumere”. Si attende una risposta.
Elvio Pasca