Elvio Pasca
Continuano a passare le settimane senza che in Senato riparta l’iter della riforma. E intanto si avvicinano le elezioni amministrative
Roma – 18 marzo 2016 – I senatori della Repubblica Italiana non ne vogliono proprio sapere di riprendere in mano la riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati. Dopo aver chiuso la discussione generale all’inizio di febbraio, decidendo di fare un ciclo di audizioni, sembrano averla lasciata in un cassetto.
Quella che per la maggioranza dovrebbe essere una priorità (non era il PD ad averla messa tra i primi punti del suo programma alle ultime elezioni?), dà sempre la precedenza a provvedimenti ritenuti più urgenti. In queste settimane la commissione affari costituzionali è stata ad esempio particolarmente impegnata con la riforma del terzo settore, mentre martedì 22, unica seduta della settimana prossima, si occuperà dell’accordo tra lo Stato Italiano e i Buddhisti.
Chissà se ce la faranno dopo Pasqua, ma intanto, di questo ennesimo ciclo di audizioni, non c’è traccia. È da febbraio che i gruppi hanno indicato esperti e associazioni che vogliono sentire, ma fino a stamattina la presidenza della commissione affari costituzionali non aveva nemmeno trovato il tempo di vagliare le proposte e dare il via libera a una lista definitiva. Impossibile quindi non solo fissare la data ma anche far partire le convocazioni.
Anche i senatori della commissione Bilancio non hanno messo il turbo. Sono mesi che devono esprimere un semplice parere sulla riforma, con un occhio al suo impatto sui conti pubblici. La Ragioneria Generale dello Stato ha confermato a febbraio, con una relazione, che l’impatto è pressoche nullo, eppure non si hanno trovato ancora il tempo di parlarne.
Prima o poi si muoveranno. Il problema è che marzo è ormai finito e le elezioni amministrative di giugno non sono poi così lontane. In campagna elettorale, a qualcuno potrebbe venire voglia di accantonare argomenti così sensibili…
Stranieriinitalia.it
