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Per i migranti albanesi obbligatorio registrare la residenza all’estero

Lo prevede una nuova legge appena entrata in vigore. Dovrebbe essere il primo passo per il voto all’estero, ma c’è il rischio che peggiori le cose…

 

Roma – 25 marzo 2016 –  D’ora in poi tutti gli albanesi che vivono all’estero dovranno comunicare la loro residenza alla madrepatria . 

Lo prevede la nuova legge “Sull’identificazione e la registrazione dei cittadini albanesi che vivono fuori dal territorio della Repubblica dell’Albania”, appena entrata in vigore al di là dell’Adriatico. La novità riguarda anche i 600 mila albanesi che vivono in Italia, tra quelli che hanno ancora un permesso di soggiorno e quelli che hanno preso anche la cittadinanza italiana. 

Per chi non si registra è prevista la “sospensione del diritto di avere alcuni servizi” dalle rappresentanze consolari albanesi, come ad esempio quelli anagrafici. Si attende però ancora un regolamento che spiegherà come fare. Altri dettagli su Shqiptariiitalise.com, il portale degli albanesi in Italia. 

Fino ad oggi, lo stato Albanese, pur avendo circa un terzo della popolazione (se non di più) all’estero, non ha statistiche precise su dove vivano tutti questi albanesi. Di solito ci si basa sulle cifre sull’immigrazione degli altri paesi come Italia, Grecia, Germania, Inghilterra, USA etc. Qualche dato, tutt’altro che preciso, si è cercato di tirarlo fuori durante il censimento del 2011, quando si è chiesto a tutti i cittadini censiti quali familiari avessero all’estero. Le ambasciate e i consolati, fino ad ora non hanno mai registrato gli albanesi che hanno chiesto i loro servizi.

Quindi una legge per poter iscrivere in un registro tutti quelli che solo sulla carta vivono nelle città e nei paesi, spesso deserti, dell’Albania, era necessaria. A sentire il governo,  che l’ha promossa, tutto si fa nel bene degli albanesi, per poter offrire loro più servizi possibili dove vivono. Sarebbe soprattutto una “pietra fondamentale” per offrire loro un giorno il diritto di voto all’estero, cosa che si promette regolarmente in ogni campagna elettorale e di cui ci si scorda subito dopo le elezioni. 

Oggi tutti gli albanesi sono iscritti nelle liste elettorali delle circoscrizioni degli ultimi indirizzi avuti nel loro Paese, ma per esprimere la loro scelta politica devono andare in Albania, senza che lo stato li sostenga in alcun modo. Non esistono seggi all’estero, e in pochi, tra gli albanesi emigranti,  esercitano realmente il loro diritto.  

Cosa succederà con la nuova legge? Con tutti i buoni propositi del governo di Rama e della maggioranza, con questa nuova norma, in mancanza di cambiamenti del codice elettorale – che fino ad ora nessuno ha annunciato – gli albanesi all’estero che dichiareranno il loro indirizzo rimarranno per legge anche senza il diritto di voto, lo perderanno anche sulla carta. 

Perché la legge sulla residenza dice che puoi averne una sola, e quindi dichiarata la nuova perdi quella vecchia in Albania, e dall’altra parte il codice elettorale prevede che possono votare tutti quelli residenti in una delle circoscrizioni in cui è diviso il Paese….

Keti Biçoku

Regjistrimi i emigrantëve. Hyn në fuqi ligji

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