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Renzi: “Gli abitanti di Lampedusa ci hanno insegnato a rimanere umani”

“Questa non è la periferia d’Italia o d’Europa”. Il sindaco Nicolini: “Sostenere con azioni concrete l’economia dell’isola”

 

Roma – 29 marzo 2016 – “Lampedusa adesso chiede di essere considerato per quello che è la porta d’Europa certo, ma anche e soprattutto un luogo nel quale potere vivere bene con spazi di bellezza da toccare con mano”.

Così Matteo Renzi, che venerdì scorso ha visitato l’isola simbolo dell’immigrazione. Quella “porta d’Europa” che per troppo tempo i nostri partner nell’Ue hanno considerato solo “porta d’Italia”, ma che anche per gli italiani, passate le emergenze, torna spesso ad essere una frontiera da dimenticare 

“Lampedusa – ha detto il presidente del Consiglio – deve essere un luogo vivo e vissuto, non è la periferia d’Italia. Quando siamo andati a Tunisi ci hanno detto: siamo piu’ vicini noi all’Italia che Lampedusa. Per noi e’ cosi’ centrale oggi essere qui. Servono risposte concrete”. 

“Questa – ha aggiunto Renzi  non e’ una lontana periferia lontana dagli occhi dell’Europa. Questo e’ un luogo di rara bellezza che ha unito la bellezza fisica e geografica dei luoghi alla bellezza dei propri abitanti. Che ha permesso di salvare centinaia di migliaia di vite. Guai a pensare che di fronte alle grandi emergenze del nostro tempo si possa far finta di niente o essere superficiali”.

“I lampedusani – ha proseguito il premier- ci hanno insegnato come si fa a rimanere umani. Il compito di tutta l’Europa e’ affrontare le questioni tenendo insieme la nostra identita’, la nostra cultura, con i nostri valori. E a Lampedusa lo sanno fare bene”. 

Per il sindaco  Giusi Nicolini, la visita di Renzi è “un gesto di grande attenzione e vicinanza a una comunita’ che deve ancora conquistare gradini di civiltà, di normalità, nella vita quotidiana, anche se ha saputo dare esempi di coraggio e fatica per anni”.

“Abbiamo chiesto – ha spiegato il sindaco di Lampedusa – di continuare a starci vicino, sostenere con azioni concrete l’economia dell’isola. Quello che a noi serve e’ ridurre la distanza dal resto del Paese e dall’Europa. Un riscatto dalla frontiera”

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