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Mattarella: “Le migrazioni non si fermano con i divieti di ingresso”

“Travaso tra Continenti inevitabile, ma va governato. Il benessere degli altri coincide col nostro”. Salvini lo insulta: “Complice di scafisti”

 

Rimini – 19 agosto 2016 – “L’Europa è la dimensione necessaria per affrontare, con umanità ed efficacia, la politica dell’immigrazione e l’accoglienza dei profughi che fuggono dalle violenze e dalle guerre. Tanta strada è ancora da fare”. 

Lo ha ricordato oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo al Meeting per l’amicizia tra i popoli organizzato a Rimini da Comunione e Liberazione. 

“Ci vuole – ha spiegato – umanità verso chi è perseguitato, accoglienza per chi ha bisogno e, insieme, sicurezza di rispetto delle leggi da parti di chi arriva. Occorre severità massima nei confronti di chi si approfitta di essere umani in difficoltà, cooperazione con i Paesi di provenienza e di transito dei migranti. Ci vuole intelligenza e visione per battere chi vuole la guerra e la provoca”.

“Senza Europa, da solo, neppure il Paese più forte può farcela a garantire la sicurezza e lo sviluppo che i suoi cittadini chiedono” ha sottolineato Mattarella.

“La portata inedita delle migrazioni – ha aggiunto- suscita apprensione. Si tratta di un’ansia, di una paura comprensibile, che non va sottovalutata. Ma non dobbiamo farci vincere dall’ansia e dobbiamo impedire che la paura snaturi le nostre conquiste, la nostra civiltà, i nostri valori. Quelli per i quali noi europei siamo un modello e un traguardo nel mondo”. 

“Il tema delle migrazioni, oggi, rende evidente come ci si realizzi davvero insieme agli altri e non da soli” ha sottolineato il Capo dello Stato. “I continenti sono, ormai, vasi comunicanti di culture, beni, servizi, persone: il travaso tra di essi è inevitabile.  Nessuno può augurarsi che si verifichino spostamenti migratori sempre più imponenti ma così rischia di avvenire se ci si illude di risolvere il problema con un “vietato l’ingresso” e non governando il fenomeno con serietà e senso di responsabilità”.

“Ci può soccorrere, permettendo di governarlo in sicurezza, soltanto il principio che ci si realizza con gli altri. Che vuol dire – ha concluso Mattarella – far crescere sul serio e presto possibilità di lavoro e di benessere nei Paesi in cui le persone hanno poco o nulla, perché, in concreto, il loro benessere coincide pienamente con il nostro benessere”.

 Le parole del Capo dello Stato non  sono piaciute al leader della Lega Nord Matteo Salvini, che commenta su Facebook:  “Mattarella anche oggi predica accoglienza, invita a “costruire ponti”, dice che non si può “vietare l’ingresso” agli immigrati. Buono? No, COMPLICE di scafisti, sfruttatori e schiavisti”.

“L’anno scorso – aggiunge Salvini – 107.000 italiani (22.000 giovani) sono scappati all’estero per lavorare, ma Mattarella preferisce preoccuparsi dei clandestini. ‪#‎mattarellaclandestino‬”

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