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Roma: oltre 200 luoghi di culto degli immigrati

Presentata la nuova guida della Caritas. Per la maggior parte sono chiese cristiane

Roma – 25 febbraio 2008 – 233 luoghi di culto, di cui 201 a Roma e 32 nei paesi della provincia: 148 cattolici, 35 protestanti, 26 ortodossi, 12 musulmani, 5 ebrei e buddisti e uno per gli induisti ed i sikh.

A contarli è la guida “Immigrati a Roma e Provincia. Luoghi di incontro e di preghiera ” presentata oggi dalla Caritas diocesana di Roma e dall’Ufficio per la pastorale dei Migranti della Diocesi. La pubblicazione, giunta alla quarta edizione (1998, 2000, 2004 e 2008), è stata realizzata con il contributo del Comune e della Provincia di Roma.

Basandosi sulle religioni più praticate nei Paesi di provenienza, la Caritas stima che a Roma ci siano
103.000 immigrati cattolici, provenienti da tutte le parti del mondo. A questi si aggiungono, per completare il quadro dei cristiani, 52.000 ortodossi (per più della metà romeni) e 18.000 protestanti.

Forte anche la presenza di musulmani, che sarebbero 58.000 (al primo posto i bengalesi e gli egiziani con 9.000 persone), seguiti dai 16.500 fedeli di religioni orientali: per gli induisti il primo paese è l’India e per i buddisti lo Sri Lanka (ciascuno con 4.500 persone). È curioso rilevare che i filippini nella città di Roma sono la prima comunità tanto tra i cattolici (25.000, seguiti dai polacchi) che tra i protestanti (2.500, seguiti dai britannici), così come i bengalesi sono la prima comunità tra i musulmani (9.000) e tra i buddisti (4.500).

“Anche le altre religioni presenti, ma difficilmente disaggregabili nella loro consistenza, meritano tutto il nostro interesse” spiega la  guida. Migliaia di  sikh, ad esempio, si concentrano in provincia di Latina, dove sono addetti, in prevalenza, alla cura dei campi.

“Non sempre quando si parla di accoglienza e di integrazione si pensa alle esigenze religiose degli immigrati. La Guida cerca di offrire questo servizio e si propone anche come strumento per favorire la conoscenza dei nuovi cittadini e delle loro religioni. Il volume infatti non è soltanto un elenco con i luoghi di culto e gli indirizzi, ma contiene approfondimenti sulle religioni mondiali e sulle loro feste, cercando il più possibile di essere uno strumento per far vivere la fede in Dio come uno stimolo alla pace” ha commentato mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas diocesana di Roma.

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“Immigrati a Roma e Provincia. Luoghi di incontro e di preghiera” (Scheda sintetica)

 

EP 

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