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“Chi l’ha visto?”

18 polacchi ritrovati da Nasz Swiat e The Polish Observer grazie a una rubrica sugli scomparsi dell’emigrazione Roma – 3 aprile 2008 –  “Znam go!”, cioè: “Lo conosco!” .

Negli ultimi cinque mesi, diciotto persone che avevano tagliato i ponti con parenti e amici rimasti in patria sono state ritrovate grazie agli annunci pubblicati da Nasz Swiat, il quindicinale dei polacchi in Italia, e da The Polish Observer, mensile dedicato a quelli che vivono nel resto d’Europa. Nove erano nel Regno Unito, cinque in Italia, tre in Germania e una in Irlanda.

Uomini e donne svanite nel mare magnum dell’emigrazione, ma  riconosciute dagli attenti lettori dei due giornali editi dalla Stranieri in Italia grazie alla rubrica “Chi l’ha visto?”, realizzata in collaborazione con la fondazione Itaka di Varsavia. “In ogni numero inseriamo dati e foto inviateci da Itaka, che da anni cerca i nostri connazionali scomparsi all’estero, insieme ai contatti ai quale inviare le segnalazioni” dicono in redazione.

Fino a oggi sono stati pubblicati 79 annunci, i successi sfiorano quindi il 20%. Numeri non paragonabili alla vastità del problema (ogni anno in Polonia si perdono le tracce di 20mila persone), ma che danno l’idea di quanto questi appelli viaggino all’interno della comunità fino ad arrivare a chi nella foto su un giornale riconosce dei lineamenti familiari.

Ma perchè far perdere le proprie tracce? “I motivi sono tanti, si va dai giovani che abbandonano famiglie oppressive a persone che vivono situazioni gravi di disagio economico o esistenziale” dice Danuta Wojtaszczyk, caporedattrice insieme ad Anna Malczewska delle due testate. “Tanti emigrano pieni di speranze, – spiega – magari si fanno sentire i primi mesi, quando trovano un lavoro e tutto sembra andare per i  meglio. Ma se poi perdono il lavoro, rimangono a corto di soldi e sono costretti a vivere di espedienti, non hanno più il coraggio di chiamare casa”.

C’è anche chi per pagarsi il viaggio e i primi tempi di permanenza all’estero ha chiesto dei prestiti, e una volta qui, non riuscendo a risparmiare abbastanza, sparisce per non dar conto ai creditori. E poi c’è chi scappa da impegni più familiari: “Abbiamo ritrovato un divorziato che  si era rifatto una vita qui, ma non dava più notizie per non pagare gli alimenti alla ex moglie…” racconta Wojtaszczyk.

L’ultimo caso risolto è quello di Krzysztof, finito a vivere sui marciapiedi della stazione di Napoli. Era diventato amico di una signora polacca, che aveva parlato dei modi gentili e dei discorsi colti di questo barbone alle sue amiche. Quando una di queste le ha passato una copia di Nasz Swiat, l’illuminazione: “È lui”. Krzysztof  ha deciso che per ora non tornerà a casa, e non chiamerà i familiari. Ha chiesto solo di far sapere loro che sta bene.

Elvio Pasca

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