Stefano Camilloni
Dal 7 al 28 maggio all’Auditorium Parco della Musica 67 scatti raccontano la vita di chi fugge dal proprio Paese per paura di essere perseguitato
Da domani fino al 28 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma (viale Pietro De Coubertin 11) ci sarà una mostra di fotografie di Elena Marioni sulla vita dei rifugiati in Italia. Realizzata per la Caritas Diocesana di Roma, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche sociali, l’Assessorato alle politiche culturali e la Sopraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma.
La mostra è parte del progetto Meta-Integrarsi, finanziato dal Fondo Sociale Europeo all’interno del programma comunitario Equal e promosso dall’ANCI in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
L’esposizione comprende 67 fotografie in bianco e nero sulla vita quotidiana dei rifugiati in Italia. Un lavoro realizzato dal 2003 al 2006 in 11 località della Penisola su coloro che fuggono dal proprio Paese temendo a ragione di essere perseguitati per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le opinioni politiche. I rifugiati che chiedono asilo in Italia fuggono da Paesi quali: Eritrea, Etiopia, Costa d’Avorio, Sudan e Pakistan. In Italia vivono circa 21 mila rifugiati, nel mondo sono 12,7 milioni.
La mostra si suddivide in 5 sezioni. La prima sezione copre gli sbarchi a Lampedusa. Nella seconda sezione Elena Marioni ha fotografato i rifugiati raccolti all’interno del centro di prima accoglienza (CPA) di Lampedusa. Ad oggi risulta essere stata l’unico fotografo autorizzato a fotografare in quel CPA. Nella terza sezione si entra nei luoghi dove vivono i rifugiati. La quarta sezione è dedicata all’inserimento lavorativo dei rifugiati. Con la quinta sezione siamo sulle scene del "teatro sociale", dove si documenta il lavoro che alcuni registi svolgono con attori non professionisti rifugiati.
Il volume della mostra, edito da Peliti Associati, sarà in distribuzione gratuita all’inaugurazione del 7 maggio. Alla manifestazione inaugurale saranno presenti alcune delle persone fotografe.
