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Pacchetto sicurezza: 3 anni a chi affitta ai clandestini

La pena prevista nel testo discusso in pre-consiglio. Clandestinità come aggravante

Roma – 20 maggio 2008 – Prosegue la messa a punto del pacchetto sicurezza che il governo discuterà domani in consiglio dei Ministri. Ad oggi i testi sarebbero cinque: un decreto legge, un disegno di legge e tre decreti legislativi (sull’allontanamento dei cittadini comunitari, sui ricongiungimenti familiari e sul diritto ad asilo).

La bozza di decreto legge esaminata ieri in pre-consiglio  non prevede il reato di immigrazione clandestina, ma un aggravante di un terzo della pena per gli extracomunitari irregolari che commettono altri reati.

Verrebbe inoltre introdotta la possibilità di allontanare o espellere gli stranieri che sono stati condannati in via definitiva a pene fino a 2 anni di carcere (contro gli attuali 10 anni). Giro di vite anche per chi affitta o cede appartamenti ai clandestini, con pene fino a tre anni.

Nel disegno di legge troverebbe  invece spazio una stretta contro i matrimoni di comodo: il coniuge straniero acquisirebbe la cittadinanza italiana solo dopo due anni di residenza regolare in Italia, non più sei mesi.  Nel provvedimento anche delle norme sul money transfer, come l’obbligo per l’agenzia di chiedere il permesso di soggiorno a chi spedisce il denaro. 

Un decreto legislativo amplierà i casi in cui è possibile espellere dei cittadini comunitari e prevede di dimostrare, per l’iscrizione anagrafica, che il reddito arriva da attività lecite. Un altro decreto introdurrà il test del dna per i ricongiungimenti quando ci sono dubbi sulla parentela, e un terzo decreto dedicato ai richiedenti asilo introdurrà l’obbligo a tornare in paria se la domanda viene respinta anche se si presenta appello.

La partita, comunque, non è ancora chiusa. "Sono favorevole all’introduzione del reato di immigrazione clandestina" e "insisterò" per inserirlo "in un decreto legge", ha ribadito ieri il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso della trasmissione “Porta a porta”.

"Io ho presentato un pacchetto con trenta capitoli, secondo me tutti hanno i requisiti di necessità e urgenza, ma deciderà Berlusconi quali verranno messi in decreto legge e quali in disegni di legge" ha spiegato Maroni. Intanto, il titolare del Viminale cerca il dialogo con l’opposizione: oggi incontrerà il ministro ombra del Pd Marco Minniti.

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