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IMMIGRAZIONE:FRATTINI A SPAGNA; ORA BASTA INTERFERENZE/ANSA

MISSIONE RONCHI A MADRID; POLITICA MANO DURA ZAPATERO E’ ESEMPIO
ROMA
+++AGGIORNA E SOSTITUISCE SERVIZIO DELLE 18.03+++ (di Martino Rigacci) (ANSA) – ROMA, 19 MAG – Basta polemiche, basta con questo stillicidio di accuse, critiche, dichiarazioni: sono "interferenze inaccettabili". Nella vicenda del corto-circuito Madrid-Roma sulle politiche italiane sull’ immigrazione oggi è stata la giornata in cui il ministro degli esteri Franco Frattini ha chiesto con forza di farla finita con "le invasioni di campo" da parte del governo spagnolo. Il titolare della Farnesina è intervenuto in diverse interviste sulla spinosa questione dei ‘clandestinos’, dichiarandosi "fiducioso" sul fatto che il premier José Luis Zapatero avrà modo di "spiegare, indicare oppure ordinare" ai propri ministri di porre fine alle critiche spagnole contro la politica sull’immigrazione del governo Berlusconi. Dopo aver ricevuto in Farnesina l’ambasciatore italiano a Madrid, Pasquale Terracciano, Frattini ha annunciato che, tra mercoledì e giovedì, il ministro per le politiche comunitarie, Andrea Ronchi, sarà a Madrid per illustrare ai componenti del governo spagnolo "quello che non conoscono" su quanto Roma fa nel difficile fronte dell’immigrazione. Si tratta della prima decisione ‘operativa’ da parte dell’Italia, che punta a stroncare ogni ulteriore polemica, entrando invece nel merito della discussione. Il ministro si è poi riferito proprio a quanto fatto finora da Madrid, ricordando che Zapatero ha avuto "la mano dura, anzi durissima" nell’affrontare un problema che, anche se con modalità diverse, attanaglia sia la Spagna sia l’Italia. Approccio che ha d’altra parte dato dei buoni risultati, ha riconosciuto Frattini, visto "il calo del 70%, in due anni, dei flussi dei clandestini verso le Canarie". Da parte sua, il governo italiano porterà avanti una politica "rigorosa" senza cedere alla "tolleranza", evitando cioé che nei paesi di origine dell’immigrazione arrivi l’idea che, in fondo, l’Italia è un colabrodo: il rischio, è appunto, che dando all’estero questa immagine (per esempio "nei paesi della cintura mediterranea") i clandestini puntino senza tentennamenti verso l’Italia. Il messaggio che in queste ore Roma sta inviando a Madrid è in altre parole quello della centralità della cooperazione, tra l’altro proprio nelle acque del Mediterraneo. L’Italia ritiene che ci siano spazi per lavorare a livello Ue, per esempio nell’applicazione del sistema Schengen. Fino a poco fa Frattini era infatti vicepresidente della Commissione Ue, con la delega proprio in questo settore, e aveva già avanzato una proposta di modifica di tale Trattato. Un suggerimento sarebbe, per esempio, quella di sostituire le "ispezioni preannunciate" previste dal sistema vigente, con quelle "inattese". Ciò vuol dire, in termini meno tecnici, che gli esperti nazionali responsabili del controllo del funzionamento di Schengen potrebbero svolgere le proprie verifiche senza preavviso, senza cioé preannunciare la data della propria visita nel paese interessato. Ciò proprio al fine di aumentare l’efficacia di tali controlli, che vengono svolti tramite una serie di strumenti (dal monitoraggio delle frontiere esterne e la cooperazione della polizia, al trattamento dei dati personali e le procedure per il rilascio dei visti). Una serie di misure, si ricorda in ambienti diplomatici italiani, che potrebbero essere al centro di un’iniziativa della Commissione Ue già durante la seconda metà di quest’anno, durante la presidenza di turno francese dell’Unione europea. (ANSA).

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