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Mario Draghi sul tema migranti: “Bisogna rafforzare i canali legali, sono una risorsa non una minaccia”

Nuovo decreto 26 aprile

Roma, 15 dicembre 2021 – Questa mattina, alla Camera, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha affrontato diversi temi di cui si discuterà domani al Consiglio europeo di Bruxelles. Tra questi, anche la questione dei migranti: “L’Italia pone di nuovo questo tema con assoluta determinazione, anche a seguito del numero elevato di arrivi che ci sono stati in questi mesi”, ha dichiarato il Premier.

Migranti, Draghi: “L’Italia pone di nuovo questo tema con assoluta determinazione”

“Da luglio gli sbarchi mensili non sono mai scesi sotto la quota di 6.900, e hanno raggiunto un picco di oltre 10 mila ad agosto. Al 14 dicembre, le persone sbarcate in Italia quest’anno erano 63.062. Nel 2019 sono state 11.097, e nel 2020 sono state 32.919. Al tempo stesso, con l’introduzione delle restrizioni pandemiche, le già sporadiche re-distribuzioni tra Paesi europei dei migranti sbarcati in Italia si sono interrotte. L’Italia continuerà a chiedere una gestione condivisa, solidale, umana e sicura. L’Unione europea deve dimostrarsi all’altezza dei propri valori, come l’ha esortata a fare Papa Francesco di recente. Per difendere le vite e i diritti di chi parte per scappare è essenziale promuovere i corridoi umanitari dai Paesi terzi verso gli Stati Membri dell’UE.

Non è sufficiente che sia solo l’Italia ad attuarli: serve un chiaro impegno europeo. Dobbiamo rafforzare i canali legali di migrazione, perché rappresentano una risorsa, non una minaccia per la nostra società”, ha aggiunto poi il Presidente Draghi.

Il Premier, quindi, ha sottolineato la necessità di una gestione condivisa a livello europeo sui rimpatri dei migranti, che deve essere molto più rapida e soprattutto efficace. Inoltre, ha affrontato anche la questione della Bielorussia e quello che sta succedendo sul suo confine. “Ci aspettiamo che il Consiglio europeo si esprima in modo inequivocabile contro la strumentalizzazione dei migranti da parte del regime bielorusso. L’uso intenzionale dei migranti per scopi politici è inaccettabile”. Durante la replica, infine, ha aggiunto: “L’uso dei migranti come strumento di politica internazionale va assolutamente rifiutato, è inaccettabile, ma questi migranti però vanno trattati bene, non è pensabile violare i diritti umani di questi migranti. Dobbiamo avere un approccio umano: bisogna affrontare con molta più intelligenza l’aspetto dell’accoglienza. Se sbagliamo l’accoglienza l’immigrazione diventa un peso ancora maggiore, se si fa accoglienza fatta bene è una risorsa”.

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