Roma, 4 luglio 2022 – A oggi per ottenere il rinnovo del passaporto ci possono volere fino a tre mesi: gli uffici delle questure sono completamente in tilt, non se ne salva uno lungo tutta la penisola. E questo anche a causa dell’aumento delle prenotazioni per l’estero: cadute le norme anti Covid, infatti, la voglia di riprendere in mano le valige è alta. Il tutto, mischiato alla Brexit, ha provocato un aumento delle pratiche. E bloccato il sistema.
Passaporto, questure in tilt
Se si tenta oggi di prendere un appuntamento per il rinnovo del passaporto, la possibilità di leggere “disponibilità zero” nelle prossime tre o quattro settimane è alta. Le prime date utili sono ad autunno. Il che è un problema non solo per i viaggiatori, ma anche per gli studenti e i lavoratori che hanno necessità (e urgenza) di spostarsi. Tra l’altro, il 40% delle richieste arriva proprio da chi è diretto verso il Regno Unito. “I libretti ci sono ma gli organici nelle questure sono quelli che sono e non si riesce a smaltire in tempi rapidi l’aumento di richieste. C’è una congestione dovuta anche ad una limitata capacità strutturale.
Comunque, come sempre è stato, se qualcuno che ha presentato domanda in tempo utile e non ha ancora avuto il passaporto si presenta con il biglietto per una partenza imminente, di solito si cerca di dare la priorità e di far ottenere il documento nel giro di pochi giorni. E poi molte questure, a parte mettere in campo tutte le forze disponibili e disporre aperture straordinarie, stanno pensando ad iniziative come gli Open day“, hanno spiegato dal Viminale.
Non resta altro da fare che mantenere alta l’attenzione quindi: cercare Open Day, martellare i siti degli appuntamenti, verificare le disponibilità anche nelle città vicine. Ricordandosi, tra l’altro, che dal giorno dell’appuntamento a quello della consegna del passaporto possono passare anche venti giorni.
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