(ANSA) – STRASBURGO, 17 GIU – E’ cominciato in aula al Parlamento europeo l’atteso dibattito sulla proposta di direttiva sui rimpatri, che sarà votata domani. Il presidente di turno dell’Ue, il ministro degli Interni sloveno, Dragutin mate, il commissario Ue alla Giustizia, Sicurezza e Libertà Jacques Barrot e il relatore, il popolare tedesco Manfred Weber, hanno difeso con forza il compromesso faticosamente raggiunto, in quella che è la prima co-decisione dell’euroassemblea in materia di immigrazione. "Il cammino intrapreso è quello giusto e si deve continuare a lavorare in questa direzione", ha indicato Mate, il quale ha messo in guardia gli eurodeputati dall’introdurre modifiche al testo di compromesso, perché, ha osservato, riaprirebbe problemi in Consiglio. "Ci vorrebbero altri tre anni", ha indicato Mate segnalando che così "non sarebbe possibile migliorare una situazione che, invece, va migliorata". Secondo Barrot l’obiettivo della direttiva è "una politica di rimpatri efficace nel rispetto di diritti e sotto il controllo democratico". Secondo il commissario Ue occorre rompere "il circolo vizioso" fra immigrazione illegale e rischio di sfruttamento. Weber ha lanciato un appello ai suoi colleghi a non votare contro la direttiva. "Chi vota contro non vota a favore del progresso dei diritti", ha affermato il relatore, secondo il quale "occorre porre fine alla schiavitù nell’Ue". "Perché qui nessuno si rende contro che ci sono Stati Ue che non hanno soglia minima per la custodia" e che nella proposta ci sono norme a tutela dei minori e delle famiglia, si è chiesto Weber.(ANSA).
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UE: RIMPATRI; AL VIA DIBATTITO EUROPARLAMENTO SU DIRETTIVA
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