Roma, 13 giugno 2023 – La nave Aurora della ONG Sea Watch ha deciso di sbarcare a Lampedusa con a bordo 39 migranti soccorsi. Con questa scelta, però, ha violato gli ordini delle autorità italiane che avevano designato per lo sbarco un porto più lontano, quello di Trapani.
Migranti, la presa di posizione della nave di Sea Watch
Inizialmente, l’imbarcazione dei migranti in difficoltà era stata individuata dalla nave Rise Above di Seenotrettung, che aveva provveduto a stabilizzare la situazione. Successivamente, l’Aurora si è avvicinata e ha preso a bordo i 39 migranti, decidendo di trasferirli a Lampedusa. Secondo Sea Watch, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia costiera di Roma aveva indicato loro di dirigere verso Trapani, che distava circa 32 ore di navigazione, citando le cattive condizioni meteorologiche.
Tuttavia, l’equipaggio dell’Aurora ha ritenuto impossibile raggiungere Trapani senza mettere inutilmente a rischio la vita delle persone soccorse a bordo. Nonostante le insistenze da parte di Roma, la nave ha deciso di continuare il suo viaggio verso Lampedusa, convinta fosse l’unico modo per garantire la sicurezza dei migranti.
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