Roma, 28 novembre 2023 – In un importante passo verso l’integrazione lavorativa dei migranti in Veneto, il Prefetto Michele di Bari e il Presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, hanno sottoscritto un accordo volto a facilitare l’inserimento lavorativo di migranti richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e altri stranieri in condizioni di vulnerabilità.
Migranti, l’accordo tra Prefettura e Confindustria
Secondo l’accordo, Confindustria Veneto si impegnerà a sensibilizzare le associazioni territoriali sull’importanza dell’accoglienza e a promuovere “best practice” tra le sue associate. La confederazione industriale, poi, faciliterà la condivisione di iniziative positive, comunicandole alla Prefettura, e avvierà attività di promozione per coinvolgere i migranti in percorsi formativi. Questi percorsi comprenderanno miglioramenti nelle conoscenze linguistiche e formazione o aggiornamento di competenze necessarie per un efficace inserimento nei luoghi di lavoro.
D’altro canto, la Prefettura si impegnerà a estendere le informazioni ricevute in tema di “best practice” attuate dalle imprese del comparto industriale veneto alle altre Prefetture della regione. Questo scambio di informazioni mira a favorire l’inclusione occupazionale e sociale dei migranti. Inoltre, la Prefettura porterà a conoscenza degli ospiti dei centri di accoglienza e dei progetti del Sistema Accoglienza Integrazione (SAI) le iniziative formative organizzate sul territorio.
“Abbiamo di fronte due sfide importanti: l’emergenza immigrazione e l’oggettiva difficoltà delle imprese a reperire manodopera e competenze. Se l’obiettivo di lungo termine è quello di arrivare ad avere una gestione strutturale e regolata dei flussi come avviene già da tempo in altri paesi europei, oggi, di fronte alla situazione complessa degli arrivi non organizzati, ci rendiamo disponibili ad attuare percorsi di formazione per favorire l’accesso a opportunità di inserimento nel mondo del lavoro”, ha spiegato il presidente Carraro. “E di conseguenza nel contesto sociale dei migranti che hanno bisogno, interesse, volontà e i diritti per stare sul territorio. La dichiarazione di intenti sottoscritta va in questa direzione ed è un altro step di un percorso che ha tra gli obiettivi anche quello di semplificare di ingresso in Italia per gli stranieri che completeranno i programmi di formazione professionale e civico-linguistica ai fine della selezione del personale”, ha aggiunto poi.
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