ROMA
(ANSA) – ROMA, 2 LUG – Il 7 luglio, a piazza Esquilino a Roma, l’Arci ha organizzato una "schedatura" pubblica e volontaria, raccogliendo le impronte digitali dei cittadini italiani: un’azione simbolica per esprimere con forza lo sdegno con cui l’associazione ha accolto l’iniziativa del ministro dell’interno di rilevare le impronte ai Rom. E infatti le impronte "italiane" saranno poi inviate a Roberto Maroni con un messaggio: "siamo tutte e tutti rom". L’Arci sottolinea che il censimento dei Rom è stato accolto con indignazione da gran parte dell’opinione pubblica. "Forti perplessità sulla legittimità di un simile provvedimento ha espresso anche il Commissario europeo ai diritti umani. Associazioni laiche e cattoliche, italiane e internazionali, intellettuali, artisti, giornalisti, politici hanno denunciato il razzismo di questa misura giudicata un grave vulnus della democrazia e della Convenzione per la tutela dei diritti del fanciullo. Un atto discriminatorio e persecutorio". All’iniziativa del 7 luglio, fa sapere l’Arci, parteciperanno tra gli altri Moni Ovadia, Andrea Camilleri, Dacia Maraini, Ascanio Celestini. (ANSA).
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NOMADI: ARCI, 7 LUGLIO RACCOLTA VOLONTARIA IMPRONTE ITALIANI
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