Roma, 9 aprile 2024 – Nonostante i miglioramenti apportati dal governo italiano alla proposta iniziale dell’Unione Europea, il Patto Migrazione e Asilo promosso dall’Ue continua a suscitare delusioni e critiche, soprattutto in Italia. La Sicilia, in particolare, rimane in prima linea nell’affrontare gli sbarchi dei migranti. E se da una parte è incoraggiante vedere l’Europa finalmente affrontare la questione dopo anni di inerzia, dall’altra emergono evidenti criticità che non possono essere ignorate. A sottolinearlo è stata anche Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, nonché coordinatrice ID in commissione Libe.
Migranti, Tardino: “Troppo poco, troppo tardi”
“Emergono alcune criticità evidenti che non possiamo condividere. A cominciare dal Ramm, cosiddetto ‘nuovo Dublino’, che non inciderà sulla situazione esistente. E non cambierà in alcun modo le cose, dal momento che sono state ignorate nel negoziato le nostre proposte di buonsenso per la realizzazione di centri di identificazione migranti gestiti dall’Ue nel nord Africa”, si legge nella nota. Secondo Tardino, infatti, la realizzazione di questi centri rappresenterebbero “una seria svolta per affrontare concretamente il fenomeno”. Inoltre, “permane il criterio di primo ingresso, che noi abbiamo sempre contestato.
Come se non bastasse, sono previsti potenziali oneri aggiuntivi a carico dei paesi di primo arrivo come l’Italia. Nel testo, poi, sono del tutto insufficienti. le misure di cooperazione con i Paesi di provenienza e transito dei flussi migratori”. A detta sua, quindi, questo Patto non rileverà pressoché nulla. “Troppo poco, troppo tardi: ancora una volta, l’Ue non si mostra efficace nell’affrontare l’emergenza dei migranti. Nel prossimo mandato serviranno scelte più coraggiose e più incisive, da portare avanti con una maggioranza diversa da quella attuale”, si legge in conclusione nella nota.
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