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Migranti, Meloni all’ONU: “Serve una guerra globale contro i trafficanti di esseri umani”

Roma, 26 settembre 2024 – Dalla tribuna dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la premier italiana Giorgia Meloni rilancia con forza la sua proposta di dichiarare una “guerra globale” ai trafficanti di esseri umani. Un tema che Meloni aveva già sollevato esattamente un anno fa davanti ai leader mondiali e che, oggi, trova un riscontro concreto nei progressi fatti a livello di G7 per la creazione di un coordinamento internazionale volto a smantellare le reti criminali che lucrano sulle vite di migliaia di migranti.

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Migranti, Meloni: “L’Onu deve fare di più”

“L’anno scorso ho lanciato questo appello da questo stesso podio”, ha ricordato la Premier, “e sono felice che non sia caduto nel vuoto. In primis, il G7 ha risposto, trovando un’intesa per avviare un coordinamento internazionale. Ma bisogna fare di più”, ha dichiarato. Meloni, poi, ha rivolto un invito diretto all’ONU affinché intensifichi il proprio impegno contro quella che ha definito una moderna forma di schiavitù. “Le Nazioni Unite devono fare di più”, ha dichiarato la leader italiana, richiamando l’organizzazione al proprio ruolo storico nella lotta alla schiavitù. “Queste organizzazioni criminali stanno riproponendo, sotto altre forme, una schiavitù che questa Assemblea, in altri tempi, ebbe un ruolo fondamentale nel debellare definitivamente. Non si torna indietro”, ha affermato con determinazione.

Il riferimento della premier è al fenomeno dei traffici di migranti e rifugiati, che negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente. I trafficanti, spesso parte di organizzazioni criminali transnazionali, operano indisturbati in diverse aree del mondo, approfittando dell’instabilità politica e sociale di alcuni paesi per sfruttare la disperazione di chi cerca un futuro migliore. Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), decine di migliaia di persone ogni anno finiscono nelle mani di questi criminali, affrontando viaggi pericolosi e condizioni inumane per poi essere, in molti casi, ridotte in schiavitù o sfruttamento lavorativo. “Non possiamo permettere che nel XXI secolo la schiavitù si ripresenti sotto nuove vesti”, ha ribadito Meloni. “Questa Assemblea ha debellato questa piaga nel passato. Ora è nostro dovere fare in modo che la storia non torni indietro”.

L’importanza di un’azione coordinata a livello internazionale

La proposta di Meloni, però, va oltre la semplice condanna morale. La Premier, infatti, ha auspicato la creazione di strumenti internazionali più efficaci per affrontare il fenomeno, tra cui una collaborazione più stretta tra governi, organismi internazionali e forze dell’ordine. L’intesa raggiunta a livello di G7 rappresenta un primo passo in questa direzione, ma l’Italia punta a coinvolgere anche altre nazioni e le principali agenzie dell’ONU, affinché l’impegno non si limiti solo ai paesi più industrializzati. “La lotta a queste reti criminali richiede uno sforzo globale, coordinato e deciso. Questa non è solo una questione di sicurezza, ma di giustizia e umanità”, ha infine dichiarato la Premier, sottolineando come sia necessario colpire i trafficanti non solo sul piano legale, ma anche su quello finanziario, privandoli delle risorse economiche che sostengono le loro attività.

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