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Come convertire il permesso di soggiorno da stagionale a subordinato non stagionale: guida completa

Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale è uno strumento che consente a cittadini stranieri di lavorare in Italia in determinati periodi dell’anno, nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Tuttavia, per chi desidera stabilizzarsi e proseguire un percorso lavorativo continuativo, è possibile convertirlo in un permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale. Grazie al Decreto-Legge n. 145/2024, questa conversione è oggi molto più accessibile.

✅ Conversione possibile in qualsiasi momento

Una delle novità più significative introdotte dal DL 145/2024 è l’esclusione di queste conversioni dal sistema delle quote previste dai decreti flussi. Questo significa che la richiesta può essere presentata in qualunque momento dell’anno, senza dover attendere il cosiddetto click day.


📅 Permesso scaduto? C’è ancora tempo

La normativa italiana (art. 24, comma 10, del d.lgs. n. 286/1998) consente la conversione anche dopo la scadenza del permesso, purché:

  • Il lavoratore abbia svolto almeno tre mesi di attività regolare sul territorio nazionale.
  • Abbia ricevuto un’offerta di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato.
  • La domanda venga presentata entro 60 giorni dalla scadenza del permesso di soggiorno stagionale, secondo la regola generale del “periodo di tolleranza”.

La giurisprudenza ha inoltre confermato che la scadenza non costituisce un ostacolo formale se sussistono i requisiti sostanziali (contratto, mezzi di sostentamento, ecc.).


📝 Requisiti fondamentali

Per ottenere la conversione, il lavoratore straniero deve:

  • Aver lavorato regolarmente per almeno 3 mesi (oppure nel settore agricolo almeno 39 giornate: 13 giorni al mese per 3 mesi).
  • Ricevere un’offerta di lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato.
  • L’orario deve essere di almeno 20 ore settimanali.
  • Per il lavoro domestico, la retribuzione deve superare i 538,69 euro mensili.

🚫 Non tutte le conversioni sono possibili

Il permesso stagionale non può essere convertito:

  • In permesso per lavoro autonomo.
  • In permesso per attesa occupazione.

È invece ammessa la conversione per motivi familiari, se ricorrono i requisiti previsti per il ricongiungimento.


🌍 Nessun obbligo di rientro nel paese d’origine

Il lavoratore non deve rientrare in patria per richiedere un nuovo visto: la conversione si fa direttamente dall’Italia.


💻 Come presentare la domanda

La richiesta si effettua online, tramite il portale del Ministero dell’Interno, accessibile con SPID o CIE. Ecco i passaggi principali:

  1. Accedere al Portale ALI.
  2. Sezione “Compila Domande” → “Nulla osta per motivi di lavoro”.
  3. Scegliere “Conversioni fuori quota e progetti speciali”.
  4. Compilare il Modello VB (anche se non aggiornato alle nuove norme, è valido).

📎 Documenti da allegare

Alla domanda vanno allegati:

  • Prova dell’attività lavorativa stagionale (almeno 3 mesi).
  • Modello UNI-LAV.
  • Copia del permesso di soggiorno.
  • Passaporto o documento equivalente.
  • Autocertificazione di iscrizione alla Camera di Commercio del datore di lavoro.
  • Autocertificazione fiscale e previdenziale dell’azienda.
  • Documento d’identità del datore o legale rappresentante.
  • Proposta di contratto (min. 20 ore settimanali).
  • Certificato di idoneità alloggiativa o ricevuta della richiesta.
  • Eventuale dichiarazione di cessione di fabbricato.
  • Eventuali documenti per lo status di rifugiato o apolide.

Ulteriori documenti possono essere allegati, se utili per rafforzare la richiesta.


🖊 Firma del contratto e rilascio del nuovo permesso

Una volta verificati i requisiti, lo Sportello Unico per l’Immigrazione convocherà le parti per firmare il contratto di soggiorno. In quella sede verrà anche consegnato il kit postale per il rilascio del nuovo permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale.


Conclusione

La nuova normativa ha reso più semplice e flessibile il passaggio da lavoro stagionale a lavoro stabile. Si tratta di un’opportunità importante per tanti lavoratori stranieri che vogliono costruire un futuro duraturo in Italia. Con una procedura chiara, tempi aperti tutto l’anno e requisiti realistici, la conversione è oggi uno strumento efficace per la stabilizzazione lavorativa.

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