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IMMIGRAZIONE: VIMINALE, STATO EMERGENZA E’ SOLO PROROGA

ROMA
(ANSA) – ROMA, 25 LUG – Un provvedimento tecnico, già adottato in passato, che serve a poter adottare "procedure accelerate per la gestione dei nuovi centri d’accoglienza nonché interventi di manutenzione ordinaria in strutture soggette a quotidiano degrado". Questo, afferma in una nota il Viminale, il senso di quell’ "estensione all’intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato d’emergenza" per l’immigrazione clandestina sul quale già si è accesa la polemica.
Ecco la nota del capo dipartimento delle libertà civili e immigrazione, prefetto Mario Morcone. "In relazione alla dichiarazione di proroga dello stato di emergenza estesa a tutto il territorio nazionale, deliberata dal consiglio dei ministri di oggi, si chiarisce che si tratta di una procedura che ha avuto inizio nel marzo 2002 ed è stata ripetuta ogni anno fino al 2007 compreso. Nell’anno 2008, in relazione anche alla migliorata condizione delle strutture di accoglienza, si era ritenuto di limitarne l’applicazione al solo territorio delle regioni Puglia, Sicilia e Calabria. Il presidente Prodi decretò l’ultima proroga il 14 febbraio scorso. L’eccezionale afflusso di immigrati e richiedenti asilo soprattutto dalla Somalia e dall’Eritrea ha reso necessario in questi mesi distribuire le persone giunte a Lampedusa e sulle coste meridionali in altre realtà nazionali e con procedure d’urgenza. Sono stati pertanto allestiti centri di assistenza e soccorso ad Aviano, a Castiglione delle Stiviere, a Settimo Torinese, a Castelnuovo di porto e ad Ancona. Questa situazione di eccezionale pressione ha reso necessario espandere nuovamente sul restante territorio nazionale la dichiarazione di emergenza. Il prefetto Morcone precisa che il provvedimento consentirà attraverso l’utilizzo di ordinanze di protezione civile l’adozione di procedure accelerate per la gestione dei nuovi centri di accoglienza nonché interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in strutture soggette a quotidiano degrado. Si tratta in sostanza ha concluso Morcone di continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto e che quest’anno avevamo sperato che si potesse limitare a tre sole regioni. A tutt’oggi ospitiamo su tutto il territorio nazionale 7359 cittadini stranieri". (ANSA).
COM-CZ/

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