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Berlusconi: “Voto agli immigrati non è in programma”

Il presidente del Consiglio: "Da Fini parere personale". In coro con la Lega, anche Maroni dice "no", ma Veltroni non si ferma

Napoli – 4 settembre 2008 – "Fini ha espresso un suo parere ma questo tema non è nel nostro programma e non c’é all’ordine del giorno alcuna iniziativa di legge al riguardo". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi frena sull’ipotesi di allargare il diritto di voto agli immigrati. Una precisazione che arriva all’indomani dell’apertura del presidente della Camera Gianfranco Fini.

Il segretario del Pd Walter Veltroni ha commentato tale chiusura del presidente del Consiglio osservando che sul tema "Berlusconi ha idee diverse da Fini". "Per noi – ha detto Veltroni – il voto agli immigrati è nel programma e continuiamo a proporlo".

Poche ore fa e dopo il "no" corale degli esponenti della Lega sulla questione era giunta anche la bocciatura del ministro dell’Interno Roberto Maroni: "La Lega è sempre stata nettamente contraria e confermiamo la nostra contrarietà. Non credo che l’iniziativa vada avanti, non è all’ordine del giorno". 

Sulla stessa linea il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri: "Il voto agli immigrati è un tema in discussione da molto tempo, ma ritengo che in questa legislatura non ci siano numeri e condizioni per questa svolta che sarebbe un errore. Il diritto di voto – spiega Gasparri – si deve collegare alla cittadinanza, per poter ottenere la quale resta fissato il termine dei dieci anni di residenza in Italia. Ma dare il voto a chi non è cittadino, anche solo per le elezioni amministrative, non sarebbe una scelta giusta".

Il monito più duro a tale chiusura della maggioranza è probabilmente quello del segretario nazionale del Prc Paolo Ferrero. "Il ‘Niet’ al diritto di voto agli immigrati alle amministrative – commenta – la dice lunga sul profilo razzista di questo governo. Che oltre tre milioni di persone abitino e lavorino in Italia, pagando regolarmente le tasse, siano privi del più elementare diritto democratico, alle destre sembra una cosa normale. Quella del governo – aggiunge Ferrero – è una volontà razzista che trascina il nostro Paese, passo dopo passo, in un regime di apartheid".

Intanto Berlusconi ha commentato il via libera da parte dell’Ue sul censimento dei campi nomadi. "Non avevo alcun dubbio, ero certo di questo responso dell’Unione Europea visto che il nostro provvedimento era in linea con il diritto comunitario".

Oggi pomeriggio anche Maroni si è detto "molto soddisfatto" del parere della commissione Ue sui provvedimenti assunti dall’Italia per gestire il fenomeno dei campi nomadi. "Oggi è arrivata – ha sottolineato – la buona notizia che la Commissione ritiene questi nostri provvedimenti, cioè la nomina dei tre commissari straordinari, il censimento, le modalità con cui viene fatto, atti non discriminatori e quindi in linea con le normative europee. Questa conferma – ha sottolineato – fa giustizia di tutte le accuse, le offese e gli insulti ricevuti".

Il ministro ha confermato che entro la metà di ottobre il censimento sarà terminato e poi "saranno presi provvedimenti conseguenti per chi sarà stato censito". Mentre "nei prossimi giorni – ha detto – dovrebbe giungere anche il parere della Commissione Ue su altri tre decreti legislativi approvati dal consiglio dei ministri".

A.I.

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