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Turisti in Europa anche se si attende il rinnovo

La Commissione europea: "La ricevuta delle Poste equivale a un permesso di soggiorno". Serve a tornare a casa, ma anche a passare fino a 3 mesi nei Paesi Schengen

Roma – 5 settembre 2008 – Un week end a Berlino, una settimana a zonzo tra i castelli della Loira, un tour di tre mesi tra le capitali del Vecchio continente? Sono svaghi che può concedersi anche chi in Italia attende il rinnovo del permesso di soggiorno.

È la Commissione Europea a spiegare che fino al 31 gennaio il cedolino rilasciato da Poste Italiane verrà considerato come un equivalente del permesso di soggiorno in tutti Paesi Schengen. Permetterà quindi di attraversarne le frontiere durante i viaggi tra l’Italia e il proprio Paese d’origine, ma anche di soggiornarvi per turismo fino a tre mesi.

A sollecitare il chiarimento da parte della Commissione è stata una nostra lettrice, Bojana C., che a maggio scorso, mentre attendeva il permesso di soggiorno, ha chiesto alla Francia un visto per un soggiorno breve. La Francia le ha detto di no, motivando il rifiuto col fatto che lei non aveva un permesso valido.

Dopo un bel po’ di peripezie burocratiche, Bojana si è rivolta a Bruxelles, che le ha risposto a fine agosto. Secondo la Direzione giustizia, libertà e sicurezza,  la Francia aveva ragione: a maggio Bojana non poteva viaggiare nell’area Schengen perché il suo cedolino non aveva valore. Ma ora, ed è questo il passaggio interessante, la situazione è cambiata.

Il 25 luglio 2008, spiega un funzionario, le autorità italiane hanno informato la Commissione e Consiglio europeo che, a causa dell’introduzione dei permessi di soggiorno elettronico, c’erano ancora ritardi nei rinnovi. Hanno quindi chiesto e ottenuto che  gli Stati membri "riconoscano la ricevuta per la domanda di rinnovo rilasciata da Poste Italiane come permesso di soggiorno dal 1 agosto al 1 gennaio 2009". 

"Di conseguenza – scrive la Commissione a Bojana – tra il 1 agosto e il 31 gennaio 2009 lei non dovrà chiedere un visto per visitare la Francia o un altro paese Schengen al massimo per tre mesi in un semestre, anche se sta aspettando il rinnovo del permesso. Durante questo periodo, la ricevuta rilasciata dalle autorità italiane è considerata equivalente a un visto per soggiorno breve".

Insomma, ferie e portafogli permettendo, buon viaggio a tutti!

Scarica la lettera della Commissione Europea  

Elvio Pasca

 

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