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Stop ai flussi, crescono i “si” dalla Maggioranza

Bertolini (Pdl): "Serve una revisione". Cota (Lega): "No nuovi ingressi di immigrati" ROMA, 19 novembre 2008- "Di fronte ad una crisi economica gravissima che sta portando alla perdita di molti posti di lavoro, in special modo tra i lavoratori extracomunitari, la proposta di una riduzione o di un blocco del decreto flussi non può essere scartata a priori", afferma Isabella Bertolini, Componente del Direttivo del Pdl alla Camera.

"Bollarla solo come razzista come fa la sinistra è patetico. Mettere la testa sotto la sabbia non serve. Bisogna essere pragmatici. Già oggi – prosegue – sono molti gli extracomunitari regolari disoccupati. Una riflessione s’impone. Di certo non serve la politica delle porte spalancate a tutti che vorrebbe la sinistra".

Sulla stessa linea, anche se con toni diversi, il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota.
"La realtà è sotto gli occhi di tutti. Non c’é bisogno di nuovi ingressi di immigrati. Si fa già fatica a far fronte alle esigenze di quelli già presenti sul nostro territorio. Questo lo sanno tutti e soprattutto lo sa bene la gente".

"Chi invece chiede di aprire le frontiere a tutti lo fa perché pensa di sostituire il consenso perso con i cittadini con quello degli immigrati a cui far avere il diritto di voto. Questa è la verità – conclude Cota – altra spiegazione logica non c’é".

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