DUE ARRESTI E UN FERMO AD ANCONA
ANCONA
(ANSA) – ANCONA, 24 NOV – Due arresti – uno dei quali di un ispettore di polizia in servizio nella Squadra antiprostituzione alla Questura di Ancona – e un fermo sono il primo bilancio di un’operazione del Reparto investigativo dei carabinieri di Ancona volta a stroncare una tratta di esseri umani (ragazze romene e viados brasiliani) avviati alla prostituzione. Non si escludono nuovi sviluppi, e ulteriori provvedimenti cautelari. L’ispettore è già stato sospeso dal servizio, a scopo cautelativo, dal questore di Ancona Giorgio Iacobone. Condotta dal comandante del reparto tenente col. Luciano Ricciardi e da quello del Nucleo investigativo capitano Piero Pulzonetti, l’indagine è cominciata un anno fa e si è sviluppata in tre tronconi, conclusi, per ora, con due ordini di custodia cautelare in carcere per Guido Spinelli, 38 anni, di Ancona, accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e per l’ispettore Domenico Gioia, 50 anni, originario di Potenza, accusato di sequestro di persona, lesioni personali gravi, favoreggiamento della prostituzione e rivelazione di segreto d’ufficio. Il fermato come indiziato di reato è Giuseppe Tibaudo, 40 anni, di Montemarciano, a cui vengono addebitati il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. Tutto è partito da alcuni accertamenti a carico di Spinelli: già noto alla giustizia, l’uomo era stato notato a Falconara marittima e a Montemarciano (Ancona) mentre a bordo di un’auto contattava a più riprese ragazze romene (sei quelle individuate finora, tutte fra i 22 e i 27 anni) che esercitavano per strada. In seguito, i militari hanno scoperto che Spinelli aveva rapporti con alcuni romeni che facevano arrivare in Italia le ragazze (consapevoli di venire a prostituirsi), millantando contatti fra le forze di polizia che avrebbero consentito l’esercizio della prostituzione senza troppi problemi. Un secondo troncone dell’inchiesta è scaturito invece da una denuncia fatta ai carabinieri da Tibaudo, il quale, presentandosi come vittima dell’ispettore, ha sostenuto di essere stato picchiato da Gioia. I carabinieri hanno appurato che Tibaudo accompagnava con la propria auto i trans brasiliani a prostituirsi nella zona di Montemarciano, affittando loro anche alcuni suoi appartamenti. Altre e più approfondite indagini hanno condotto gli investigatori fino a Gioia: determinante la testimonianza delle ragazze romene: avrebbero detto di essere state sequestrate dall’ispettore, trattenute per la notte in Questura e rilasciate solo al mattino, in alcuni casi dopo essere state picchiate. Secondo i carabinieri, Gioia avrebbe anche informato alcuni suoi referenti quando vari locali notturni (per lo più frequentati dai trans) stavano per essere controllati, suggerendo inoltre gli spostamenti delle prostitute, per sottrarle alle retate. L’arresto dell’ispettore è stato eseguito dai colleghi della Squadra mobile della Questura di Ancona, presenti i carabinieri titolari dell’ordine di custodia cautelare in carcere. L’inchiesta è coordinata dal pm Rosario Lionello, mentre le ordinanze di custodia sono state firmate dai giudici Alberto Pallucchini e Francesca Grassi. (ANSA).
PP/ S0B S41 QBKM