VENEZIA
(ANSA) – VENEZIA, 18 DIC – Poche frasi, scritte con la calligrafia di chi la scuola non l’ha mai conosciuta, ma che si esprime con la voce delle poesie imparate a memoria durante il lavoro. Frasi che esprimono tutta la voglia di vivere di un ragazzino, la cui vita si è interrotta sotto un Tir arrivato al porto di Venezia nel tentativo di scappare dall’orrore della guerra in Afghanistan. E’ il diario di Zaher Rezai, 13 anni, il ragazzo morto una settimana fa sotto il camion che nelle sue speranze l’avrebbe dovuto portare verso un futuro migliore. Il Comune di Venezia ha tradotto e raccolto nel "Taccuino di un clandestino" i pensieri e le poesie scritte da Zaher nel bloc notes trovato nelle sue tasche. "Tanto ho navigato, notte e giorno, sulla barca del tuo amore che o riuscirò alla fine ad amarti o morirò annegato" scrive Zaher, con parole che fanno rabbrividire pensando alla sua tragedia. (ANSA).
YV1-BOG/ S0B S41 QBXV
in Attualità
IMMIGRAZIONE: 13ENNE AFGHANO MORTO VERSO LIBERTA’, IL DIARIO
Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]