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Flussi. Moroni: “La decisione dei giudici vale per tutti”

Il responsabile immigrazione dell’Inca-Cgil: "Segnale forte al governo, non si può andare contro le leggi e la Costituzione"

Roma – 16 gennaio 2009 – “Ora per assegnare i 150mila ingressi del decreto flussi 2008 si dovranno prendere in considerazione tutte le domande in graduatoria, anche quelle dei datori stranieri che, avendo un  semplice permesso di soggiorno, non hanno potuto fare la conferma online”.

Enrico Moroni, responsabile immigrazione dell’Inca-Cgil, spiega la portata dell’ordinanza del Tar sui flussi 2008  e si dice a ragione “molto soddisfatto” .  Il suo patronato ha presentato il ricorso che ha spinto i giudici a sospendere i limiti alle assunzioni da parte di datori stranieri. Una decisione che, ribadisce, “vale per tutti, su tutto il territorio nazionale”.

Il ricorso puntava il dito contro i due  passaggi del decreto flussi che inseriscono il requisito della carta di soggiorno e la conferma online, due assolute novità che sarebbero in contrasto con quanto prevede il testo unico sull’immigrazione.  Preoccupazioni condivise dai giudici, che hanno sospeso i commi incriminati. 

 “Dal Tar arriva un segnale forte a questo governo: al di là delle questioni politiche e generali, non si possono fare atti amministrativi e legislativi contrari ai principi ribaditi dalle altre leggi e dalla Costituzione. Vigileremo – promette Moroni – su tutto ciò che farà il governo o anche le singole amministrazioni locali sul terreno del welfare”.

Leggi l’ordinanza del Tar

Elvio Pasca

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