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Marche, al via campagna antirazzista della Cgil

"Crisi economica rischia di avere sui lavoratori stranieri un effetto devastante" ANCONA, 28 gennaio 2009 – Ha preso il via, anche nelle Marche, la campagna antirazzista lanciata dalla Cgil dal titolo ‘Stesso sangue, stessi diritti’.

Quattro segni dell’essere uomo, uguali per tutti, sono i simboli scelti: sangue, lacrime, sudore e sorriso a testimoniare l’uguaglianza e la speranza in una società interculturale e rispettosa delle differenze.

Nella regione, ricorda la Cgil in una nota, i lavoratori stranieri sono 80.795 su una popolazione immigrata di 115.299 persone, pari al 7,4% della popolazione residente, secondo i dati Caritas del 2007. La crisi rischia di avere sui lavoratori stranieri e sulle loro famiglie un effetto devastante.

Per chiedere la sospensione della legge Bossi Fini, per dare centralità ai diritti di cittadinanza e alla cultura della solidarietà e dell’accoglienza, si svolgeranno iniziative territoriali, come i presidi che si terranno nelle principali città e paesi della regione, e una campagna di affissioni esterna e nei luoghi di lavoro. Saranno coinvolte scuole ed istituzioni.

Il 21 febbraio, al Ridotto del teatro delle Muse di Ancona, si svolgerà un’assemblea regionale sui temi del razzismo, della crisi e del suo impatto sulle condizioni delle lavoratrici e lavoratori migranti e le loro famiglie. Sara presente Morena Piccinini della segreteria nazionale Cgil.

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