Citta’ del Vaticano, 16 feb. (Adnkronos) – Lo sgombero dei campi nomadi che si sta mettendo in atto a Roma non e’ di per se’ una cosa negativa in quanto ”le condizioni di questi campi nomadi sono disastrose: non c’e’ luce, c’e’ fango, e i bambini passeggiano in mezzo ai topi”. Cosi’ ”se questo provvedimento serve per sistemare quelli che hanno diritto a stare in Italia, sarebbe una cosa buona. Pero’ nasce un altro problema: come possiamo pensare di sistemare questa gente senza fare una politica per la casa, quando negli anni 2000 sono entrati circa 2 milioni di persone in Italia?”. E’ questo il giudizio di Franco Pittau, responsabile direttore del dossier immigrazione della Caritas. Pittau e’ intervenuto ai microfoni di Radio Vaticana in merito al problema sicurezza che sta animando un dibattito politico acceso in seguito agli ultimi episodi di stupro.
”Lo stupro – ha detto Pittau – e’ una ferita per tutta l’umanita’ in primo luogo. In secondo luogo questi fatti delittuosi riguardano sia cittadini stranieri che cittadini italiani. E se veniamo al dunque, ci vuole la repressione ma ci vuole anche la prevenzione”. E a proposito di quest’ulitma esigenza ha spiegato che e’ necessario agire, rispetto agli immigrati che si macchiano di questo reato, ”nel loro Paese, sia perche’ c’e’ molto controllo, sia perche’ hanno leggi penali molto piu’ restrittive, molto piu’ severe, li controllano bene. Qui vedono allentati tutti i vincoli. Allora perche’ non valorizzare le associazioni, tutte le organizzazioni che si occupano di immigrazione? Sono una forza potentissima”.
In merito al fatto poi che secondo le statistiche le violenze sessuali in Italia non sarebbero aumentate, Pittau ha osservato: ”C’e’ una forma di intolleranza verso l’immigrato. Io vivo in mezzo a loro, li interrogo e li ascolto: gli immigrati hanno paura, il desiderio di ordine e di sicurezza e’ anche il loro desiderio. Noi iniziamo a fare paura agli immigrati, non agli immigrati disonesti perche’ quelli fanno lo stesso quello che vogliono, ma a quelli onesti. Sulla sicurezza raramente si interviene con una vera conoscenza dei dati. Si dice: l’immigrazione e’ un fattore che incide direttamente sull’aumento della criminalita’: questo e’ completamente sbagliato e non c’e’ uno studioso che lo dica”.