(ANSA) – TORINO, 23 FEB – Era sposata con un marocchino, ma lei, Patrizia, una donna di 46 anni di Torino, l’ha saputo soltanto quando ha chiesto, per caso, un certificato anagrafico. Grazie alla sua denuncia, la polizia ha scoperto altri due analoghi matrimoni di convenienza, finalizzati ad ottenere il permesso di soggiorno, quelli delle sue sorelle che, invece, erano consenzienti. Gli organizzatori delle ‘nozze paravento’ sono due italiani che sono stati denunciati. I due indagati sono Pasqualino Cosenza, 38 anni, di Torino, e Basilio Mario Barbieri, 36 anni, originario di Vibo Valenzia, ma domiciliato a Viù (Torino). Secondo quanto è stato ricostruito finora, le due sorelle della sposa inconsapevole, Rosanna, di 40 anni e Roberta, di 43, si sono sposate con rito civile, l’una nel novembre 2005, l’altra nel marzo 2006, con due marocchini che poi hanno fatto perdere le loro tracce. Una di loro, Rosanna, si sarebbe anche spacciata per la terza sorella per contrarre un altro matrimonio nel luglio 2006. La famigliare, però, venne a scoprire il raggiro circa un mese dopo facendo scattare le indagini che si sono concluse in questi giorni. Dalla vicenda è emersa anche una presunta truffa perpetrata da Pasqualino Cosenza ai danni delle tre sorelle, dalle quali l’uomo ricevette un prestito di 30 mila euro per motivi ancora sconosciuti. Sempre secondo gli inquirenti, nel momento in cui le sorelle chiesero la restituzione del denaro, Cosenza inviò loro un falso maresciallo della guardia di finanza, Basilio Mario Barbieri. "Posso farvi le pratiche per la restituzione – avrebbe affermato il complice – ma mi servono le vostre carte d’identità e i codici fiscali e vi costerà almeno cinquemila euro". Pratica inesistente , perché le donne non hanno mai rivisto il denaro prestato. La polizia sospetta che non si tratti degli unici matrimoni che i due italiani avrebbero organizzato a favore di immigrati clandestini. (ANSA).2007-02-23 15:18
(23 febbraio 2007)