Stefano Camilloni
(ANSA) – PADOVA, 27 FEB – Non voleva che la primogenita si vestisse all’occidentale, indossando jeans e magliette attillate e truccasse il viso con fard e rossetto; ma neppure le botte hanno impedito alla figlia di un immigrato marocchino, in Italia da 11 anni, di rivolgersi ai Carabinieri per denunciare l’accaduto. All’uomo, che fa l’operaio in un cementificio in provincia di Venezia e risiede ad Arzegrande (Padova) – secondo quanto riportano oggi i giornali locali – il Tribunale dei minori lagunare ha già revocato la patria potestà, stabilendo che la figlia, oggi diciassettenne, venga ospitata in un istituto religioso. I fatti oggetto della denuncia risalivano ad un anno fa. Il provvedimento, contro il quale l’immigrato ha presentato ricorso, sarà discusso il 13 marzo davanti alla Corte d’appello. Ma l’uomo, 45 anni, padre di quattro figli, dovrà comparire il 25 giugno anche dinanzi al giudice monocratico Nicoletta Lolli per rispondere delle accuse mossegli dalla figlia, che frequenta un istituto tecnico padovano. L’immigrato si è sempre difeso sostenendo di aver solo cercato di allontanare la figlia da una cerchia di amicizie che l’avrebbero spinta a bere alcolici.(ANSA). 2007-02-27 12:07
(27 febbraio 2007)
