È il primo sikh a spopolare nei giornali di moda. “Un successo per la mia gente”
Roma – 9 aprile 2009 – Se è vero che i modelli, più sfortunati delle loro colleghe, difficilmente diventano delle star, Sonny Caberwal ha i numeri giusti per diventare un’ eccezione. Non capita infatti tutti i giorni di essere il primo sikh a prestare corpo e turbante alle migliori campagne fashion.
Non che gli mancasse un’altra occupazione. Laureato in legge alla Georgetown University di Washington, Caberwal faceva il consulente aziendale a San Francisco ed è cooproprietario di una tea room molto alla moda di New York.
Il primo a capire le potenzialità di un modello fuori dai soliti schemi è stato lo stilista americano Kenneth Cole. "Cercava un uomo col turbante per la campagna del loro 25ennale, ma non riusciva a trovare modelli professionisti sikh. Mio cognato mi ha suggerito di mandare una foto …” racconta Caberwal.
Dopo quell’esordio, Caberwal è diventato uno dei modelli di punta dell’agenzia internazionale Boss. E questo mese è arrivata anche la consacrazione su GQ Style magazine, dove ha vestito la collezione primavera-estate. “Questo non è un successo mio. L’identità sikh, la cultura, le nostre tradizioni sono finalmente viste positivamente nel mondo” dice Caberwal.
Harbinder Singh, direttore del giornale Punjab Express, spera che il suo esempio serva anche ai giovani: “È la prima volta che una cosa simile accade a livello internazionale, motiverà le nuove generazioni sikh a indossare il turbante. E promuoverà l’identità di tutti i Sikh”.
EP
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