"Il commissario Hammarberg dovrebbe dimettersi" ROMA, 13 maggio 2009 – Del problema dei richiedenti asilo si deve fare carico tutta l’Unione europea.
Ne è convinto il ministro dell’Interno Roberto Maroni: "per chi ha diritto d’asilo -ha detto- non vedo perchè debba essere mandato in Italia, l’Unione europea se ne faccia carico". Per il ministro dell’Interno, "la Libia fa parte dell’Onu, c’e’ li’ l’Unhcr che puo’ fare in Libia l’accertamento delle persone che richiedono asilo".
Maroni spiega quella che dovrebbe essere per lui la procedura: "l’Unhcr in Libia riceve le domande, le verifica e decide chi ha diritto d’asilo, la Libia concede il diritto d’asilo, dopo di che le persone vengono mandate dove vogliono andare, ma non solo in Italia, perche’ devono essere mandate solo in Italia?", si domanda il ministro dell’Interno. Maroni invoca il concetto di ‘burden shering’, la condivisione di responsabilita’. Quanto alla polemica con il commissario ai diritti umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg, Maroni e’ molto duro. Se io fossi stato smentito dal mio presidente, sostiene Maroni, "dovrei dimettermi". Per il ministro dell’Interno, "una persona come Hammarberg, che attacca il governo italiano dicendo cose terribili, dovrebbe dimettersi".
Per Maroni molte delle accuse ricevute in questi giorni sono "basate su pregiudizi ideologici, quelli della sinistra e di alcuni rappresentanti delle istituzioni europee, ma non della Commissione europea", ci tiene a precisare. Per il titolare dell’Interno, inoltre, sulla Libia e sulle condizioni nelle quali vengono trattati i clandestini in quel Paese, ci sono "molti pregiudizi". Per chi volesse richiedere asilo, secondo Maroni, e’ possibile espletare la procedura in Libia. Il ministro si e’ detto, "certo che questa cosa si possa benissimo fare anche in Libia, basta volerlo, e’ chiaro che se l’Unhcr nel suo ufficio ci manda una persona part-time…".
Il ministro dell’Interno ha confermato che, "i respingimenti continueranno", in quanto si tratta di una "misura efficace". Nessun problema, inoltre, nei rapporti con Tripoli: "ho parlato stamattina con l’ambasciatore libico e non c’e’ nessun problema", ha detto il ministro ricordando che dopodomani a Gaeta ci sara’ la consegna delle prime tre motovedette che verranno utilizzate nelle acque libiche per il pattugliamento congiunto delle coste. Il ministro ha poi aggiunto di aver parlato con il premier Silvio Berlusconi al suo rientro dall’Egitto, "il governo -ha sottolineato Maroni- condivide questa linea (quella dei respingimenti, ndr) non l’ho inventata io". Maroni ha poi detto che "se bi saranno obiezioni fondate le prenderemo in considerazione", altrimenti la linea del governo non cambiera’.