Stefano Camilloni
"Facciamo attenzione a non criminalizzare l’Italia e gli italiani" ROMA, 15 maggio 2009 – "Penso che sia un’ovvietà che se viene violata la legge, questo sia un reato e debba essere sanzionato. L’ingresso illegale in uno stato non può non essere considerato un reato. Se un’auto arriva alla frontiera senza i visti regolari, la si respinge. Lo stesso vale per i barconi".
Lo ha detto in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Magdi Cristiano Allam, candidato alle europee nella circoscrizione Nord-ovest nelle liste dell’Udc di Pier Ferdinando Casini.
"Il principio che la violazione della legge è reato, è incontestabile altrimenti viene meno la certezza delle leggi e delle pene. Ritengo che si debba prendere atto che esiste un problema della sicurezza in Italia e in Europa che richiede una risposta seria, che non si può lasciare a un solo paese.
Oggi tutti coloro che (compreso Onu, taluni settori della chiesa, alcune forze politiche) non tengono in debita considerazione la legittima necessità di sicurezza dei cittadini europei, finiscono per perdere credibilita’". Secondo Allam, "quello che invece va fatto, con serietà, è che di questo tema non si occupino solo le forze che strumentalizzano le paure per raccogliere un facile consenso, come la Lega e l’Idv".
"Devono essere i moderati a farsi carico della sicurezza, perchè soltanto con il buonsenso assicurerà un modello di civile convivenza". E a proposito dell’appello del presidente della Repubblica Napolitano contro il rischio xenofobia, "facciamo attenzione a non criminalizzare l’Italia e gli italiani", ha ammonito Allam, battezzato da papa Benedetto XVI in persona dopo la sua conversione dall’Islam. Perchè "ci sono episodi singoli di xenofobia e razzismo, che vanno denunciati, isolati e sanzionati, ma la stragrande maggioranza di immigrati da noi sta bene".
