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Fini: “Verificare rispetto dei diritti nei campi libici”

"Attenzione a richiedenti asilo e perseguitati". Il discorso per l’incontro (saltato) con Gheddafi Roma – 13 giugno 2009 – Garanzie sul rispetto dei diritti degli migranti fermati in Libia o lì respinti dall’Italia. È quando avrebbe chiesto ieri Gianfranco Fini a Muammar Gheddafi, se il colonnello non avesse tardato tanto da spingere il presidente della Camera ad annullare l’incontro previsto a Montecitorio.

Fini ha comunque diffuso il testo del suo discorso, nel quale chiedeva l’avvio di una collaborazione tra il  Parlamento italiano e quello di Tripoli per affrontare problematiche  comuni, come appunto quella dell’immigrazione clandestina. 

"L’emergenza dell’immigrazione clandestina, ad esempio, che è stata  oggetto di un’azione concordata tra i rispettivi esecutivi,  meriterebbe di essere maggiormente affrontata anche sul piano  interparlamentare parlamentare", si legge nel testo dell’intervento.  "A tal riguardo, proporrò al mio collega libico, Embarak El  Shamakh, segretario generale del Congresso del Popolo, la creazione di un gruppo congiunto di monitoraggio parlamentare".

"Aupisco –aggiunge Fini  – che  una delegazione di deputati italiani possa recarsi presto in visita ai campi libici di raccolta degli immigrati per verificare il rispetto  dei diritti fondamentali dell’uomo sanciti dalle Nazioni Unite e dal  Trattato di Bengasi, con particolare riguardo ai richiedenti asilo e  ai perseguitati politici".        

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